[Intervista #8] Coffee Time with Marco Siena

Buon Pomeriggio miei cari Lettori, Come state?! Noi OTTIMAMENTE!! Il vostro Blog Letterario preferito è sempre in fermento!! Finalmente è giunto questo dolce sole a riscaldarci le membra!! Siamo estasiati. Oggi voglio presentarvi qualcosa che manca da un pò sulle nostre "belle" pagine. L'intervista con gli AUTORI...Chi sarà il fortunato?! Eccoci qui con un autore Emergente Marco Siena autore di “Le nove stelle” edito da Butterfly Edizioni la nuova e giovane casa editrice con la quale collaboriamo...diretta da Argeta. L'intervista è stata eseguita dalla nostra inviata speciale che è divenuta da poco nostra collaboratrice... benvenuta SARA!!(GRAZIE e Grazie Marco) Inoltre noi abbiamo il suo libro per qualsiasi info o spedizione potete mandarci un messaggio. P.S.: I pensieri dell' intervistatrice sarano in rosso...d'altronde anche loro hanno dei pensieri ;) 


Ciao Marco, benvenuto nel BLOG “La Fenice”
Vogliamo offrirti un caffè (anche se forse ti ci vedo meglio con una birra in mano.. nonostante abbia saputo che adori la qualità di Thè “Prince of Wales”) e farti qualche domanda per conoscerti. Iniziamo.. 


Intanto partiamo dall'inizio: scrivere per te
significa.......?


Scrivere significa aver trovato innanzitutto quella valvola che cercavo da tempo. Ho provato con i fumetti e la musica, ma alla fine quello che mi viene più naturale è questo, nel bene o nel male. E poi, tutte le storie che mi vengono in mente devono essere scritte, no?
Esatto, sono d’accordo. In fin dei conti lo scritto rimane, mentre le parole volano ;)
 

Cosa rappresentano "Le Nove Stelle" del titolo?

Beh, questo non te lo posso dire, sarebbe uno spoiler enorme per i futuri lettori. Posso dirti una curiosità invece sulle nove stelle. Nella scaletta e nell'idea originaria non erano presenti. Le ho ideate e scritte nel momento in cui buttavo giù la scena in cui appaiono. Alla fine della terza revisione, ho deciso di dedicargli il titolo, sostituendo quello previsto "La Discesa". Una cosa nata sul momento, insomma. Sembra essere piaciuta però.
Confesso che i due titoli mi sembrano molto distanti tra loro (anche in senso fisico… :D l’altezza delle stelle dalla lontananza della discesa…) però, effettivamente, ‘Le Nove Stelle’ sounds better.
 

Di solito dove e quando scrivi?

Non essendo il mio lavoro principale, devo organizzare tutto il tempo libero che posso racimolare. Curando anche il blog, ho dovuto fare la scelta di scrivere romanzi solo nel week end, purtroppo. Chiuso nel mio studio, mando avanti quelle storie che per complessità e lunghezza, necessitano di più ore di lavoro. Capita spesso che abbia però idee per racconti brevi, così mi siedo davanti al portatile in salotto, riuscendo a passare la serata con la famiglia e a scrivere contemporaneamente.
Ahahahah… mi sono immaginata te che scrivi la lista della spesa, per sbaglio, all’interno di un tuo racconto ;)
 

Raccontaci una tua 'giornata da scrittore'...

La mia giornata da scrittore, che come dicevo prima può essere un sabato qualsiasi, inizia con mia figlia che mi sveglia e mi chiede la colazione. Dopodiché leggo per un'oretta, posto e curo il blog fino all'ora di pranzo. È solo nel pomeriggio che apro la cartella dove ho i file del romanzo e mi metto a scrivere senza sosta fino alle 18. A quell'ora possono succedere due cose diverse: o esco con la famiglia a fare una passeggiata in centro, oppure vado a noleggiare un film per la sera. Il sabato è la sera sacra del film con popcorn.

Durante la scrittura, ti accompagna la musica? E se sì, cosa ascolti?

Assolutamente. La musica è fondamentale a volte, sia per darmi ispirazione che per accompagnarmi. Principalmente ascolto metal, soprattutto death e gothic, ma passo volentieri a rock, alla classica e alla celtica. Entrando nel mio studio, potresti finire ad ascoltare i Dark Tranquillity, come Loreena McKennitt fino ai Pearl Jam.
Direi che come gusti ci siamo! La musica, personalmente, è il motore che mi tiene viva.

Per i tuoi personaggi e il loro carattere, da chi trai ispirazione?

Sai che non ci ho mai pensato? Credo che involontariamente qualcuno prenda caratteristiche da chi conosco. Il più delle volte invece credo di immaginarmeli sul momento e strutturarli durante la stesura. Adesso farò più attenzione a questo aspetto :-)
Il tuo inconscio assorbe, la tua penna scrive :D

So che sei mastro di D&D: è nato prima il 'Marco scrittore di storie per D&D' o il 'Marco scrittore di libri'?

A memoria, direi con sicurezza "lo scrittore di storie", ma in generale. Non ho mai affrontato la stesura di un romanzo fino a qualche anno fa. I miei primi lavori compiuti sono stati background di personaggi per un gioco di ruolo, ma non D&D, bensì Vampire. Credo che se non avessi scritto alcune di quelle storie, non avrei mai preso davvero il coraggio e la strada per la scrittura.
 

Ci sono temi ricorrenti nei tuoi scritti?

Il mare è la prima cosa che mi viene in mente. I miei personaggi o ci vivono, o ci finiscono quasi sempre. Da Le Nove Stelle in poi invece, ho notato il fenomeno di quello che ho ribattezzato come Dinamic Duo, in quanto mi capita sempre più spesso di inserire coppie di amici affiatati che portano avanti le storie. Ne parlai anche in un post sulle mie ossessioni scrittorie.
 

Quali sono le emozioni che hai provato, quando ti hanno pubblicato per la prima volta?

Ho scoperto di essere stato pubblicato lo stesso giorno, in due progetti diversi. Te lo immagini? Il primo era un'antologia di Edizioni Scudo e mi è stato comunicato al telefono da mia moglie mentre ero a Mantova per lavoro. La stessa sera, mi è invece arrivata la mail di Argeta di Butterfly in cui mi chiedeva se volevo salire a bordo. Penso di avere avuto la stessa espressione stampata finché non sono andato a dormire. L'emozione più grande? L'aver saputo che in qualcosa in fondo me la cavo.
Direi una bella soddisfazione!!! Immagino il sorriso legato in fronte per giorni e giorni… J

Hai tu una domanda per noi?
Certo. Cosa vorreste dagli autori emergenti del nostro Paese? A cosa dovrebbero puntare secondo voi?
Sara: Personalmente ritengo che gli autori emergenti debbano essere il più possibile originali negli argomenti da proporre. In questi anni ho assistito ad una vera e propria ‘unità di idee’, che sembravano ruotare intorno al mondo dei vampiri e storie d’amore impossibili… Penso che quello che passi sia un messaggio sbagliato perché questo ha permesso a troppe persone di sentirsi scrittori senza saper effettivamente scrivere. Scrivere deve essere una passione, deve ardere l’anima e non deve essere solo un modo per farsi conoscere, ergo “fare il figo”, proponendo argomenti triti, ritriti e marciti. Invece la maggior parte degli scaffali è piena di queste storie in cui l’argomento è sempre lo stesso, visto solamente da punti di vista diversi. Lo scrittore deve saper scegliere accuratamente ciò di cui vuole parlare, incuriosendo prima se stesso verso il proprio scritto, sapendo poi  trasmettere le (stesse) emozioni al lettore. Scrivere tanto per fare, è come “fare all’amore” con un partner che non ti piace… ok, lo fai… ma alla fine, sei soddisfatto? ;)

Grazie per l'intervista ed il tempo concesso. La birra è finita, andiamo in pace, amen!
Il BLOG tutto ti fa un GRANDE in Bocca al LUPO...alla prossima!!

Chris e il ricordo di un abbraccio che non c'è più. Laura e le storie rimaste in sospeso nel loro passato. La vita tranquilla di Chris viene improvvisamente scossa dall'arrivo di Rusty. L'amico ritrovato sembra però nascondere molti segreti... Un thriller dove si alternano paranormale e horror in un mix ricco di suspance.

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