Recensione: Finché le stelle saranno in cielo di Kristin Harmel

Buon Lunedì a tutti...
Iniziamo la settimana con una "bellissima" RECENSIONE.
Questo libro aveva buone premesse...infatti è stato così
...ultimamente i libri della GARZANTI ci stanno stupendo e affascinando.
 
 
Da sempre Rose, nell’attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima stella del crepuscolo. È quella stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulle rive della Senna. Il suo è un passato che nessuno conosce, nemmeno la sua amatissima nipote Hope. Ma adesso è venuto il tempo di dar voce al suo ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E mantenere una promessa.
Rose affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano, se non un elenco di nomi e una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Code. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso: una rivelazione sulle proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all’Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: conosceva quella tragedia solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all’eccidio. Per questo, per dare un senso anche al proprio passato, Hope parte per Parigi. Perché è nei vicoli tra Places de Vosges, la sinagoga e la moschea, che la nonna si era scambiata una promessa e una speranza. Una promessa che avrà vita finché ci saranno stelle nel cielo. La storia di Rose è un segreto che forse solo le stelle conoscono. Un segreto d’amore e di vite spezzate.
La nostra opinione
 
Le ultime pagine ci hanno commosso.
 
Cinque fenicette. Cinque alla storia, al modo in cui viene affrontata e al senso del raccontare, mai banale, ma intenso e umano. Un libro conteso in tutto il mondo. Un best-seller annunciato. E a noi è piaciuto davvero molto! Nonostante lo ‘scetticismo’ iniziale …
 
La tematica, letterariamente molto utilizzata, in questo romanzo lascia solo ‘immaginare’ gli orrori delle vicende narrate, tracciando una rete molto più densa e intensa di emozioni e sentimenti forti e veri.
 
Una storia generazionale che si scioglie in un racconto struggente, ma delicato.
Quattro donne unite dal filo sottile e saldo di un amore che supera la guerra, la ferocia umana, le bugie ‘dovute’ e l’Olocausto stesso, approdando nella dolcezza di una pasticceria che rappresenta il fulcro e l’eredità di quattro vite. E oltre!
 
Vicende che si intrecciano tra perdite e ritrovamenti, sofferenze e addii definitivi, mentre la vita di Rose si ricompone e con essa la verità su Hope e sulla sua intera famiglia. Una verità che arriverà a toccarle tutte e a ricomporre un puzzle le cui tessere scopriranno non essersi mai perse.
Finché le stelle saranno in cielo …
 
Quelle stelle che rinsaldano l’amore puro e profondo di Rose e Jacob. Quel giuramento di proteggere la vita sbocciata dal loro amore e quella volontà di ritrovarsi in un paese libero, dove ricominciare.
Poi lo sconvolgimento e infine il ritrovarsi per poco, nella serenità di quel per sempre …
Sullo sfondo le ricette dei dolci, il sottile filo conduttore …
 
 

VOTAZIONE:



5 FENICI - Ottimo LAVORO
 
 
Un assaggio per i nostri lettori
“Oggi chiudo la pasticceria in anticipo per sbrigare un paio di commissioni. Quando rincaso sono le sei e un quarto. L’interno del cottage che sto cercando di considerare mio è buio e deprimente benché il sole non sia ancora tramontato.
Il silenzio è assordante. Fino all’anno scorso – quando Rob mi chiese il divorzio, appena prima di Natale – ero sempre felice di tornare a casa. Ero orgogliosa della vita che ci eravamo costruiti nella villetta vittoriana imbiancata a calce affacciata sulla baia di Cape Cod, poco più a est della spiaggia pubblica.
Avevo tinteggiato io stessa l’interno, fatto piastrellare cucina e ingresso, messo il parquet al piano di sopra e in soggiorno, e sistemato il giardino con ortensie azzurre e rose che spiccavano contro le scandole bianco-latte. E poi, quando avevo finalmente finito di sistemarla, quando ero finalmente pronta a rilassarmi nella casa di miei sogni, Rob mi annunciò, in tono sommesso e senza guardarmi negli occhi, che anche lui aveva finito. Finito con il nostro matrimonio, finito con me.”
 
 


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