[Segnalzione] Draghi randagi. La grande fuga tra le Alpi di Francesca Romana D'Amato

Data di pubblicazione: 21 dicembre 2013
Illustratore: Andrea Capone
Editore: Compagnia della Rocca Edizioni
Collana: Storie genere: fantasy storico
Prezzo: 15euro Pagine: 216
Il randagismo sulle Alpi  un problema, specie quando a  essere abbandonati sono dei draghi.

A.D. 1330, i draghi allevati da Azzone Visconti scorrazzano liberi per le Alpi. Mentre il Piccolo Popolo si nasconde dai roghi dell'inquisizione, due mezz'elfi cercano in tutti i modi di preservare quel poco di magia che rimane, tra santi costruiti ad arte e draghi randagi che infestano la Signoria.


Più un drago, allevato per essere una bestia da guerra, tornare alla vita selvatica? Azzone Visconti avrà tempo di occuparsi anche dei draghi, impegnato com' tra guerre, scomuniche e intrighi di corte?

Basteranno i racconti di viaggio, la paura dei draghi e i vecchi amori a sostenere in vita i mezz'elfi del Verbano, affamati di sogni e di emozioni in un mondo sempre pi arido?

Le leggende delle Alpi, le tradizioni popolari e la storia del medioevo italiano si mescolano in questo secondo libro delle Cronache del Verbano.


Francesca Romana D'Amato nasce a Roma, poi la vita la porta in Algeria, Friuli, Piemonte, Lombardia e nei Paesi Bassi. Studia Scienze Naturali e lavora per vari parchi e testate ambientali occupandosi di comunicazione e pubbliche relazioni. Al momento studia comunicazione non violenta e propone esperimenti di ecologia domestica a tutti coloro che volessero sperimentare lÕepicureismo sostenibile della decrescita felice. Francesca colleziona leggende italiane dal 1998. Le usa per giochi di ruolo, improvvisazioni teatrali, mostre e vari libri tra cui il manuale illustrato "Gnomi di caverna" (2005), la raccolta di leggende "Luoghi della meraviglia" (2010) e il romanzo fantasy "I draghi dei Visconti" (2010). La sua ultima pubblicazione  il "Censimento dei draghi italiani" (2013), disponibile in forma di poster.
Sono comparse delle impronte di drago sulle spiagge del Lago Maggiore.
Nel caso voi doveste trovarne di simili, vi prego di fotografarle e di darne notizia all'autore.

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