[Recensione] L'ultimo giorno di un condannato a morte di Victor Hugo


Buon pomeriggio carissimi Lettori! Qui c'è un tempo grigio che mette tristezza,ma stasera io vado a vedere The Amazing Spider-Man 2, dovesse venire a fare pure un diluvio! Nei giorni passati ho comprato quattro dei nuovi Live Deluxe della Newton, tra cui il libro di cui vi parlo oggi...

Ci troviamo negli anni in cui la pena di morte vige sovrana, anni in cui la ghigliottina era lo strumento attraverso il quale re e legislatori detenevano il potere e ne abusavano...

Erano gli anni in cui un Hugo ventisettenne condanna apertamente quella pratica, che era per lui profondamente inumana e lo fa attraverso le parole di questo scritto!

Un romanzo narrato dal punto di vista di un condannato a morte,che ripercorre gli ultimi momenti della sua vita,tra la speranza di ottenere la grazia e il rimorso per tutto ciò che non è riuscito a realizzare...

Attraverso la prosa impeccabile di Hugo, l'uomo senza nome destinato alla morte riflette sulle sue azioni passate, ed è impossibile restare impassibili e freddi di fronte alla sua voglia di vivere,al rammarico per le sue azioni passate e per la bambina che lascia!

Nonostante qualche piccola contraddizione, cioè il fatto che l'uomo che ora è condannato a morte e si chiede perchè altri hanno il diritto di decidere sulla sua vita, precedentemente non si è posto questa domanda quando ha tolto lui stesso la vita ad un altro uomo, ho trovato comunque questo breve romanzo molto bello e ricco di riflessioni!


Oltre a mostrare l'indignazione dell'autore per la pena di morte, questo libro è anche un inno alla vita, che per quanto dura e dolorosa possa essere, è comunque il dono più bello che ci sia mai stato fatto!




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