[Recensione] Un gatto, un cappello e un nastro di Joanne Harris

Buona Sera miei cari Lettori. Lo so, stasera un pò in ritardo ma ho avuto una giornata  davvero intensa e solo ora son riuscita a staccarmi da un libro. Ero in fermento e dovevo farvi per forza questa recensione. Eh si, perché è proprio oggi che esce questo delizioso libro.

Joanne Harris ci delizia ancora una volta con le sue storie. Sorprendenti, difficili, saporite e perfettamente delicate nei toni. Questo libro è formato da tante piccole storie che si susseguono e lasciano al lettore un amore incontrollabile. Tre elementi, che vengono descritti, che si confondono e si uniscono, ritrovandosi e attorcigliandosi per fondersi tutti insieme. I racconti sono sedici e ognuno di loro ha l'aspetto fondamentale di un uomo vissuto oltre cento anni, storie raccontate da decenni, ognuno di loro ha il sapore antico della bellezza.

In ogni trafiletto, vi è un piccolo pezzetto della vita dell'autrice, che introduce il racconto e lo espone al suo lettore frastagliandolo come parti di vetro differenti eppure uguali. Il modo di scrivere in ognuno è diverso, mille personalità che si confondono e si uniscono in un unico libro. L'abilità di scrivere di Joanne Harris è davvero sorprendente e meravigliosamente semplice.

Il primo racconta narra di dolori, di sensazioni e di ragazzi che sfidano la morte per sopravvivere. La fondamentale importanza che vi è nell'affrontare qualcosa più grande di loro, per resistere a quell'inevitabile sensazione di essere schiacciati . Una ragazzina che dovrebbe essere la più debole, è la più forte.
E poi ci sono loro. Due adorabili vecchiette che a me hanno tanto ricordato la buona e cara Miss Marple. Lasciate in una casa di cura, cercano di sconfiggere la noia in mille modi e ci riescono con le loro convinzioni, con la vecchiaia che ormai le schiaccia e con un forte senso di libertà. Altro racconto altro gioco. Il gioco che non esiste, paragonabile alla vita. Cookie.La bambina biscotto che nasce da un ventre muto. Sensazioni che si inseguono, vite che si incespicano, dolori che si mimetizzano dietro astute tendenze.
Aromi che si confondo con un solo e unico grido, quello della vita. La solitudine, la morte, la violenza e i soprusi in questo romanzo vengono descritti tutti in maniera precisa e distintiva, combattuti a ogni passo e superati da ogni singolo protagonista. Uno scrittore che combatte per la sopravvivenza del suo locale, un vecchio e malandato anfratto ove ormai ha lasciato pezzi di cuore. Una madre che vede morire un figlio e rimane appesa a un filo invisibile, quello di internet che le dona speranza.
Storie dentro storie, una dentro l'altra, che si aprono e vengono a scoprirsi mano mano . Sfogliate con parole dolci e toccanti che ti rimangono nel cuore. Forti sensazioni che si fondono con la mente. Un gioiellino di lettere nascoste, di sensazioni rubate e sogni fuggiti. Un libro da leggere con gli occhi ma sentire col cuore.

Cosa porteresti su un isola deserta?

Un gatto per tenermi compagnia.
Un cappello per nascondermi.
Un nastro per legare un sogno.

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