[Recensione] Ovunque tu sarai di Fioly Bocca


Buona giornata cari Lettori!  
Il caldo mi sta uccidendo, ma non demordiamo!
Oggi parliamo di un breve ma intenso romanzo...

Ovunque tu sarai è il brillante esordio di Fioly Bocca, che segna la nascita di una nuova e interessantissima voce italiana.
Anita ha 30 anni, un lavoro come agente letterario e un fidanzato decennale. Il lavoro è caduto nella routine e lo stesso si può dire della sua storia con Tancredi, ormai diventata una mera abitudine. Anita si sente spenta, vuota e a peggiorare la situazione c'è la malattia della madre, quel cancro che lentamente la sta divorando dall'interno.
Per Anita questa è la goccia che fa traboccare il vaso, tutte le sue certezze stanno venendo meno e lei non sa che fare per rimediare. Durante uno dei suoi viaggi per visitare la madre, Anita incrocia il cammino di Arun, uno scrittore di favole per bambini di origine cambogiana che con un solo sguardo comprende di lei più di chiunque altro.
Quest'incontro scombussolerà Anita che pian piano inizierà a capire che spesso quello che un tempo era giusto oggi non lo è più e che cambiare non sempre è un male...

Questo piccolo romanzo racchiude in sè tante e preziose lezioni di vita e buoni sentimenti!
Non sapevo cosa aspettarmi quando ho iniziato a leggerlo, ma alla fine ho capito di avere tra le mani una piccola perla!
La storia raccontata è semplicissima: la storia di una donna in bilico, che non sa quale strada far prendere alla sua vita e che più che pensare a sè stessa, cerca in tutti i modi di soddisfare gli altri,non capendo che non potrebbe esserci cosa più sbagliata da fare.
Anita sembra debole, fin troppo influenzabile ma pian piano, forse spinta anche dall'influenza di Arun, riesce a uscire fuori dal guscio in cui si era rinchiusa e a trovare il coraggio di vivere una vita piena!

Il romanzo tratta una situazione drammatica: Anita deve affrontare la malattia e successivamente la perdita della madre,quella che era il punto fermo della sua vita, che rappresentava il luogo sicuro al quale tornava quando sentiva di non poter più farcela da sola.
Il rapporto profondo con la madre è rappresentato dalle lettere disseminate nei capitoli, le lettere che Anita scrive alla madre per renderla partecipe della sua vita, una vita che Anita quasi inventa aggiungendo falsi particolari e gonfiando la realtà per farle credere che viva una vita perfetta, cosa alquanto lontana dalla realtà.
Anita non capisce che mentendo alla madre non fa altro che mentire a sè stessa, cercando di convincersi che quella che vive è la vita giusta, nonostante nel profondo senta l'insoddisfazione e la tristezza premere per uscire fuori!

Lo stile dell'autrice è semplicemente perfetto! Elegante, ricercato, estremamente evocativo e delicato!
Ho amato l'evoluzione del personaggio di Anita, il suo cambiamento e finalmente la sua presa di posizione sul finale, la consapevolezza che la vita è nostra e sta a noi farne quel che vogliamo, sta a noi lottare per ottenere quello che crediamo di meritare e impedire a chiunque altro di prendere decisioni al posto nostro!
Un esordio imperdibile da un'autrice che sono sicura ci riserverà molte sorprese per il futuro! Buona lettura!


Quello che era giusto ieri potrebbe non esserlo oggi, perchè siamo materia in continua evoluzione e la fedeltà a sè stessi è alla radice di ogni forma di amore...

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