[Rubrica: Italian Writers Wanted #6]

Buongiorno miei cari #FeniLettori, sesto appuntamento con la rubrica "Italian Writers Wanted". Ogni giorno, riceviamo tantissime e-mail , molte di autori emergenti e non, in self  o di piccole case ed. Abbiamo sempre dato il giusto spazio a tutti ma da oggi abbiamo deciso di creare una rubrica che racchiuda tutte le segnalazioni (di libri già usciti) che ci mandate. Di volta in volta, ogni settimana, presenteremo un massimo di cinque autori...sperando di farvi cosa gradita. Buona Lettura!

"E ora, fratelli, lasciate che vi narri di quei tempi, in cui le nuvole correvano rapide sopra gli aspri calanchi e di quando Lakon combatté per noi”.
Su Muareb, un remoto pianeta anticamente colonizzato dall'uomo, langue una civiltà che piange sulle ceneri e le macerie di un devastante conflitto. Tra questi v'è Karan, vecchio e malato, che narra in prima persona della sua gioventù, della sua amicizia con colui che fu condottiero, martire e spietato boia in quella guerra apocalittica. Costui è Lakon. Emerso misteriosamente da un passato mitico e distorto, piomba dal cielo, alieno ed estraneo, sulle terre della Falange, il brutale popolo che lo accoglie e che lo forgia prima come schiavo, poi servo e tecnico di guerra, ossia "mastro di forgia", e infine guerriero, cavaliere di zodion, gli arcani veicoli viventi delle milizie coloniali. Ed è subito guerra, giacché l'ascesa di Lakon è il prodromo proprio di quel grande conflitto i cui eventi lui è destinato a cavalcare, verso l'inevitabile distruzione che su tutto incombe.
Fabio Carta nasce a Roma nel 1975 dove si laurea in Scienze Politiche con indirizzo storico, sviluppando uno spiccato interesse per le convulse vicende che dall'evo moderno alla contemporaneità hanno visto le evoluzioni, gli incontri e gli scontri tra i popoli e le culture. A questi interessi particolari unisce l'inevitabile passione per la cultura fantastica e avventurosa, prettamente cinematografica e televisiva,comune a quasi tutti i quarantenni della sua generazione che questa cultura l'hanno vista nascere, un fenomeno che solo i successi di Guerre Stellari e Star Trek possono esemplarmente rappresentare (non dimenticando, ovviamente, l'importanza non soltanto sentimentale dei numerosissimi cartoni animati giapponesi dell'infanzia, ossia i primi, leggendari anime "ante litteram”).

Rogerius, figlio del maestro Giovanni, morto in Terrasanta durante la crociata di Federico II sulle tracce di un medicinale prodigioso ricavato dalla muffa di una bacca, è un brillante studente della scuola medica nella Salerno del 1239. Si trova invischiato in una strana vicenda, diventando la vittima delle trame di un incapace magister, Ugo da Marcina, e dell’arcidiacono Vittore, inquisitore apostolico presso la curia vescovile. Nel frattempo, sullo sfondo di una città corrotta e decadente, si muove Arnaldo degli Arsenali, un “parvenu” senza scrupoli che scatena una vera e propria guerra contro Raimondo di Puglia, cavaliere di Federico II e reggente della città, cercando di aizzare la popolazione facendo leva sulla superstizione. Fa da sfondo la lotta tra papa Gregorio IX e Federico II, quest’ultimo indebolito per le guerre che sta combattendo contro i comuni del nord Italia. Hermann Von Salza, gran Maestro dell’ordine dei Teutoni, è l’ultima speranza dell’imperatore di evitare la bolla papale. Ma Von Salza è ammalato ed è costretto a recarsi a Salerno per affidarsi alle cure dei medici della scuola, prima di affrontare il papa. Nonostante gli sia stata tolta ogni speranza, Rogerius decide di scardinare le congetture dei suoi accusatori. Tra gli appunti di studio reduci dalla missione di suo padre, scopre un vecchio quaderno delle ricordanze (per ottenere il farmaco efficace e non velenoso è necessario un regolo con una combinazione numerica), che lo aiuterà a ricomporre il puzzle dei fatti e del mistero che avvolge il miracoloso elisir. Spinto dall’amore per la medicina e per la bella Rebecca, riuscirà laddove altri nemmeno osano tentare.
Carmine Mari è nato nel 1965 a Raito. Vive a Salerno, laureato in sociologia e impiegato nella pubblica amministrazione. In passato, ha lavorato per alcuni anni come bibliotecario. Appassionato di sport e allenatore di canoa. Il regolo imperfetto è il suo primo romanzo.
 Un libro sgualcito sugli scaffali di un robivecchi. Una storia d'amore come ce ne sono tante, forse anche banale, ma che unirà le vite, totalmente diverse, di due giovani affamati di vita e d'amore. Aria, umile orfana con più sogni che possibilità e Zeno, ricco e annoiato, intrecceranno le loro esistenze con le righe di quell'Onda d'Amore.
Aria è una diciottenne semplice e matura, lo deve essere per forza perché cresciuta senza famiglia, aiutata dai servizi sociali e con una spada di Damocle su di sé a motivo di una patologia che non sembra lasciarle spazio per un futuro troppo lungo. Un caldo pomeriggio d'estate incontra per caso Zeno, il classico figlio di papà che vuole fare il ribelle con i soldi di famiglia. Se lo trascina dietro come un cagnolino in una libreria antiquaria a spulciare tra vecchi romanzi e la loro storia inizia di getto, con la velocità e l'intensità di una valanga, proprio perché il tempo a loro disposizione è limitato. Ma Zeno è all'oscuro di tutto: un egoismo non da poco da parte di Aria il voler vivere una storia d'amore prima di andarsene. La fine sarà struggente come pare sia quella di "Onda d'Amore", o c'è ancora un capitolo da scrivere?
Lucia (Lily) Carpenetti, quarant'anni, vive a Trieste con i suoi due bambini e un gatto. Dal 2001, affianca al proprio lavoro nell'ambito del sociale, una proficua attività in campo letterario, partecipando a concorsi e pubblicando racconti, per lo più in ebook. La maggior parte dei suoi racconti rientrano nel campo degli erotici, ma sono effettivamente dei Romance con una sfumatura piccante, per questo è stata definita appropriatamente autrice soft erotica.

Fra le righe dei racconti emergono le frustrazioni, le speranze, i sogni, le aspettative dei giovani del XXI secolo nei confronti di una società che li ha lasciati “orfani” della propria identità. I personaggi di Laura Rapicavoli sono in cerca di valori, d’amore, di sentimenti di amicizia, soprattutto di una realizzazione personale e professionale, costretti a “inventarsi” una realtà parallela per sopperire alle continue “sconfitte” alle quali la vita li piega.
Laura Rapicavoli è nata nel 1976 a Catania dove vive e opera. La sua esperienza di attrice teatrale di prosa e poesia l’ha spinta a dedicarsi contestualmente con passione alla stesura di testi teatrali in lingua italiana e in vernacolo. Con questa sua opera si affaccia per la prima volta al mondo narrativo italiano.

In un futuro non troppo lontano, è avvenuto un cambiamento epocale nella civiltà umana: il lavoro umano si è estinto… o quasi. Pochi irriducibili si ostinano a non lasciare la terra degli avi, per confluire nello spietato conformismo della nuova società comunitaria, frutto di una rivoluzione globale. Quando l’ispettore Maran viene inviato nelle colline padovane per investigare sulla morte sospetta dell’ultimo lavoratore della zona, non può sapere che sarà per lui l’inizio di un viaggio, costellato di incontri e pericoli, che lo condurrà a scoprire una verità sconvolgente. Una verità da tramandare alle prossime generazioni, quale estremo tentativo di salvare la libertà e la democrazia.
Luca Salmaso nasce a Torino e vive a Saonara (Padova). Lavora come tecnico nel proprio comune e nel cassetto tiene, per ogni evenienza, una laurea in scienze politiche.  Gli piace camminare in montagna e guardare i crateri lunari con un piccolo telescopio. E’ sempre stato affascinato dal concetto di frontiera, confine, in senso scientifico e filosofico e ci ha voluto fare un blog “frontiere” anche se, purtroppo, riesce a dedicarci poco tempo. Tra i suoi riferimenti letterari spiccano Chandler, Simak, Bradbury e ricorda con nostalgia le letture giovanili di Hesse e Pavese.

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