[Recensione] Ho cercato il tuo nome di Nicolas Sparks


Buon Lunedì #FeniLettori. Una nuova recensione dalla nostra collaboratrice esterna "Simona"...

 La guerra. Qualcuno ebbe il barbaro coraggio di definirla "l'igiene del mondo", come se tutto ciò che essa comporta, il dolore che arreca e le perdite che causa, possano rientrare nella definizione di "igiene". La guerra non tocca le vite di tutti, ma ai meno fortunati quella gelida carezza arriva con la violenza di uno schiaffo.

La guerra è entrata nella vita di Logan, un giovane marine, mandato d'istanza in Iraq, le ferite che quest'esperienza gli lascerà sono ferite profonde, ma se vere sono le leggi del tao, secondo le quali nel bene c'è sempre un po' di male e nel male un po' di bene, allora si può dire che il caos inferico della guerra ha portato del bene nella vita di Logan e quel bene ha un volto giovane e lunghi capelli biondi. Una foto, questo la guerra lascia a Logan da quella foto avrà  inizio di un'avventura straordinaria.

Ho cercato il tuo nome. Questo cerca il giovane marine, il nome di quella donna che gli sorride da una foto e che gli ha portato fortuna e conforto. È un racconto molto dolce, ma non smielato, che si posa sul cuore con delicatezza, sciogliendosi e scaldandolo con il suo nettare caldo.

Logan sembra esageratamente perfetto, un troppo, ma questo non guasta il racconto che parla soavemente al cuore, come farebbe la brezza che carezza le onde. Logan ed Elizabeth sono stati toccati entrambe dalla guerra, l'uno per averla vissuta e combattuta,  l'altra per la grave perdita che gli ha arrecato, si avvicinano l'uno all'altra con lentezza, quasi con timore, ma l'amore è  forte e irrompe nei cuori, invade le anime, è una forza che ci piega che ci da vita e forza, ma è anche capace di annientarci e distruggerci. 

L'amore almeno una volta ha carezzato le nostre vite, il calore di questa storia, di questo amore sarà per certi versi familiare, per altri una scoperta, perché ogni storia d'amore è unica. È un costruire lento, quello di Logan ed Elizabeth, un costruire pieno di timori, perché le esperienze passate segnano il nostro cammino, lasciano cicatrici nel cuore e le cicatrici sono solchi dentro cui la paura si annida.

I passi di questa coppia saranno i nostri passi, il nostro cuore batterà all'unisono con il loro, a volte sarà come guardare in uno specchio, come vedere le emozioni che ci hanno animato o ci animano ancora quando il cuore batte per qualcuno, quelle emozioni dolci dei primi baci, dello scoprirsi per la prima volta, dell'essere due.

Lo stile semplice, pulito e lineare, per nulla arzigogolato lasciano scivolare il lettore in maniera morbida, la lettura è piacevole, affatto noiosa. Leggerlo è una carezza al cuore, una carezza che che a questo muscolo instancabile, a questo scrigno dell'anima, andrebbe fatta.


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