[Rubrica] TeenReview#10

Salve a tutti lettori! Buon Lunedì. Oggi vi parlerò di “Maze Runner. Il labirinto” il primo romanzo della trilogia di James Dashner pubblicato in Italia dalla Fanucci Editore. 

Quando Thomas si sveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce un giorno, quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.

Beh,questo romanzo era stato considerato uno dei fenomeni dell’anno, soprattutto grazie all’uscita del film. Io gli do 4 soffioni, non è brutto, anzi, è un bel distopico. Appena ho letto che dei ragazzi si svegliano senza ricordi in una radura, senza sapere come uscire se non da un labirinto popolato da strane creature, ho pensato: “okay, lo compro”. Quando lo iniziai a leggere entrai in una specie di depressione perché nelle prime 70 pagine, almeno per me, non succede niente. Si, okay, è ovvio che il protagonista è spaesato e vuole integrarsi nella “comunità” della radura, però non fa che litigare con il “bullo” di turno e deprimersi perche non si ricorda niente e non sa chi è.

Poi,improvvisamente, arriva una ragazza che ridesta la curiosità del lettore. Da qui in poi la storia inizia ad avere un ritmo definito: gli abitanti della radura iniziano a preoccuparsi dell’arrivo di questa ragazza che porta con sé un messaggio abbastanza inquietante e cercano in tutti i modi di scoprire l’uscita del labirinto. In tutto questo a me è sorto il dubbio: l’autore l’ha fatto di proposito a narrare così lentamente l’inizio? O è solo frutto della mia mente?

I personaggi sono uno spettacolo: non riesci a distinguere da che parte stanno, se vogliono o non vogliono uscire dal labirinto, se si fidano del protagonista o no; rimarrete col dubbio fino all’ultima pagina.

Per il resto, adoro il mondo che ha creato Dashner e odio il fatto che per marketing abbiano scritto “Un must per i fan di Hunger Games e Divergent”. Spero di leggere il seguito al più presto. Baci.




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