[Recensione] Le stanze dello scirocco di Cristina Cassar Scalia


Buon pomeriggio cari Lettori! Oggi parliamo di un romanzo che con le sue ambientazioni mi ha completamente catturata...

Le stanze dello scirocco è ambientato nella Sicilia del 1968. In quell'anno inizia la storia di Vittoria Saglimbeni, che da Roma torna con la famiglia nella vecchia casa di famiglia a Montuoro, per assecondare il desiderio del padre di poter rivivere nella sua amata terra natia.
Vittoria è una ragazza della nuova generazione, studia architettura all'Università, è abituata alla vita romana, ad essere indipendente e ad avere i propri spazi. Ma la Sicilia è rimasta indietro, attaccata ancora alle vecchie tradizioni, costituita fondamentalmente da una società conservatrice, maschilista e piena di pregiudizi verso le ragazze come Vittoria. L'impatto con un luogo così diverso da quello a cui è abituata porterà Vittoria a scontrarsi duramente con quel modo di vivere in cui non si rispecchia, almeno fino a quando non inizierà a capire, a conoscere quel luogo così suggestivo che pian piano le entrerà nel sangue.
La conoscenza di Diego Ranieri, uomo così diverso dagli altri che ha conosciuto, la porterà a mettere in discussione tutto. Attraverso di lui Vittoria conoscerà la vera Sicilia...

Ambientazioni suggestive, un periodo storico ricco di cambiamenti e sullo sfondo la storia di due famiglie siciliane, sono gli ingredienti principali di questo intrigante romanzo.


Ci troviamo alla fine degli anni 60',un periodo storico di cambiamenti, rivoluzioni, che vedeva la società in evoluzione. La Sicilia di cui ci narra l'autrice sembrava non essere toccata dai cambiamenti, era rimasta alla rigidità delle tradizioni. Vittoria non è abituata a quell'ambiente, non riesce a concepire il fatto che ogni sua mossa, ogni sua parola, è sottoposta allo sguardo e alle chiacchiere di chi in lei vede una ragazza troppo indipendente e particolare. Scendere a patti con questa situazione non sarà semplice, ma lentamente anche lei, nonostante la diffidenza iniziale, sarà catturata dalla magia della Sicilia.

Vittoria è una protagonista interessante, è indipendente, sa cosa vuole e non le interessa quello che gli altri pensano di lei. L'incontro con Diego la spiazzerà. Il suo modo di pensare non potrebbe essere più diverso da quello di Vittoria, Diego è un tradizionalista, ma quando inizia a conoscere Vittoria realizza che forse il cambiamento non è sempre un male. Al centro dell'intera storia ci sono le vicende di due famiglie, i Saglimbeni e i Ranieri, che si muovono sullo sfondo di questa cittadina che conserva ogni aspetto del passato e che sembra faticare a rinnovarsi.

Ho trovato la storia davvero molto intrigante, lo stile dell'autrice è molto delicato ed evocativo, attraverso le sue parole vediamo chiaramente come doveva essere la Sicilia in quegli anni, sembra quasi di sentirne i profumi mentre si sfogliano le pagine!
Ho apprezzato lo sviluppo non convenzionale del romanzo, i personaggi sono molti ma tutti ben delineati, l'intreccio è ben fatto e mai banale.
Una storia ben scritta, in cui la vera protagonista è la Sicilia con le sue contraddizioni e la contrapposizione tra la voglia di restare ancorati al passato e il bisogno di incamminarsi verso il futuro! Buona lettura!

Non ci si innamora di qualcuno soltanto perchè andrebbe meglio,ci si innamora e basta,senza scegliere. Ed è l'unica cosa per cui valga la pena di sacrificare se stessi,perchè farlo per amore non è un sacrificio. Finchè non ci si innamora davvero non si può capire quanto possa essere assoluto un sentimento.

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