[Rubrica: Se Fosse#7] Intervista a Antonella Maggio

INTERVISTA AD ANTONELLA MAGGIO

Buongiorno amici lettori, oggi vi accompagno nella bella Puglia, e tra taralli, olive e panzerotti vi parlo di Antonella Maggio.  Scrittrice  27 enne della provincia di Bari. L'ho conosciuta grazie al sito di scrittura collettiva 20lines. La prima cosa che si nota appena ci parli è l'infinita dolcezza, che ritrovi pari pari nelle sue storie. Ha pubblicato con la Butterfly EdizioniProfumo d'amore a New York” e in un attimo ha scalato le classifiche. Ora la ritroviamo ancora nei posti alti con “Un'estate a Rimini per innamorarsi” Complimenti Antonella e benvenuta tra gli amici de “La Fenice Book”.

Molti autori prendono spunto dalla vita di tutti i giorni e dalle persone che incontrano. E tu?Come nascono le tue storie e i tuoi personaggi?

La mia prima storia è nata un mattino di otto anni fa, al risveglio e ancora oggi, non ricordo se si è trattato di un sogno o meno. Da quel momento sono entrata in un circolo vizioso e la scrittura è diventata una necessità, un bisogno. Ora tutto ciò che mi circonda è motivo di ispirazione, a volte basta il ritornello di una canzone, l’espressione sul viso di uno sconosciuto per strada, il verso di un animale, i miei ormoni impazziti che in alcuni giorni mi portano a odiare tutto e tutti. Scatta qualcosa nella mia testa, nascono i personaggi delle mie storie e molto spesso, sono talmente reali da avere la sensazione che esistono per davvero ed io mi sento lusingata quando scelgono me per vivere sulla carta o su una pagina Word. 

C'è un personaggio delle tue storie a cui sei più legata? E perché?

Amo tutti i miei personaggi, li considero figli miei a tutti gli effetti ma ho un debole per Donny, la protagonista del mio prossimo romanzo "Manchi solo tu" che pubblicherò a breve con Butterfly Edizioni. Questa è un'anteprima assoluta, non avevo ancora svelato ufficialmente il titolo. Donny ha trentacinque anni, è single, lavora in una scuola materna, odia gli uomini ma il suo più grande desiderio è diventare mamma, proprio come me. In lei ci sono tutte le mie paure, le speranze, i sogni e scrivere la sua storia è stato quasi terapeutico. 

Pubblicazione e autopubblicazione. Tu le hai provate entrambe. Ci racconti le tue impressioni?

Il mio percorso ha avuto inizio con l'autopubblicazione, anche se all’inizio ho scritto sempre per me stessa, senza prendere neanche lontanamente in considerazione l’idea di rendere le mie storie accessibili ai lettori. Mi sono buttata nel mondo dei self di Amazon e ammetto che all’inizio è stato un fiasco, proprio perché scrivevo per una soddisfazione personale e non sapevo nemmeno come relazionarmi con i lettori e promuovere il mio scritto. La pubblicazione con Butterfly Edizioni è avvenuta quasi per gioco, ho avuto bisogno di tempo per metabolizzare quello che stava accadendo e adesso posso solo gioire per la grande soddisfazione provata. Detto ciò, posso affermare di preferire la pubblicazione con Casa Editrice, forse perché credo ancora nel mondo dell’editoria, perché sono dell’idea che a ognuno il proprio lavoro, un po’ perché sono stata fortunata con il mio editore e anche perché autopromuoversi è faticoso, oltre che un azzardo. Ciò non toglie che ammiro gli autori self, ce ne sono alcuni molto bravi. 

Antonella bambina, Antonella donna. In cosa sei cambiata e cosa è rimasto di quella bimba.

Questa domanda mi piace tanto. Antonella bambina era timida, silenziosa e schifosamente paurosa del mondo e di relazionarsi con la gente. Antonella donna è quella che si è vista sbattute in faccia tutte le sue paure, ma oggi sono ancora qui e tutto ciò vuole dire che ne sono uscita vincitrice. L’unica caratteristica di me da piccola che ho conservato è la passione per la lettura e per lo studio in generale. Non rimpiango i cambiamenti, non mi rammarico per ciò che la vita mi ha tolto perché al tempo stesso mi ha donato altro, compresa la consapevolezza di quanto sia preziosa e unica la vita e mi propongo, attraverso i miei scritti, di riuscire a trasmettere almeno un po’ di quello che mi è stato insegnato. 

Un segreto, un sogno, un viaggio ancora da fare.

Un segreto? No, non posso dirlo. Un sogno? Creare una famiglia tutta mia. Riguardo al viaggio, visitare Parigi e scattare un selfie con il mio ragazzo e la Tour Eiffel. 


SE FOSSI...
Se un libro o un autore fossero musica...fossero un film, un colore, una città ...Ognuno di noi nel nostro immaginario crea mille mondi, mille volti e mille ideologie. Invece di inserire le solite recensioni e le solite interviste assocerò questa meravigliosa idea di immaginare se un autore fosse...o un libro ...a seconda dei casi...
 
Lille, una cittadina francese dalla quale si può raggiungere Parigi e Londra in una sola ora. Nella vita non sono mai bianco o nero, preferisco essere il grigio e se fossi Lille, sarei un mix perfetto tra la Francia e l’Inghilterra, due paesi che mi affascinano. 


Verde come il colore dei miei occhi e come la speranza, perché è un colore che riesce a donarmi calma e si abbina ai miei capelli quando li tingo di rosso. 


Ora, perché come dice Jovanotti “non c'è montagna più alta di quella che non scalerò, non c'è scommessa più persa di quella che non giocherò, ora”. Ora perché vivo alla giornata per evitare che l’idea del futuro possa solo generare false aspettative. 


August Rush – la musica nel cuore perché io odio la tv e non sono amante dei film, ma questo è uno dei pochi che mi è entrato nel cuore e fatto piangere come una bambina. 

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