[Rubrica: TeenReview#15] Recensione - Le invasioni quotidiane di Mazarine Pingeot


Salve a tutti lettori, buon Giovedì!  Come state passando questi ultimi giorni prima di settembre ? Se vi sentite abbattuti per la fine di queste vacanze vi consiglio “Le invasioni quotidiane” di Mazarine Pingeot pubblicato dalla Baldini & Castoldi.

È una mattina come le altre per Joséphine, autrice di libri per bambini, finché non si rompe la lavastoviglie e tutto cambia, come se un piccolo inconveniente potesse davvero scatenare una valanga di eventi incontrollabili: un ex marito così invadente da insinuarle il dubbio che non voglia affatto separarsi; un nuovo editor di cui non sa nulla; un inquietante scoperto in banca. Nel frattempo, in balia di questa quotidianità che rischia di travolgerla, Kant – il pappagallo immaginario che, come il Grillo Parlante, la rimprovera quando dimentica la razionalità – le ricorda il suo ruolo di madre (ma come dimenticare i suoi due gioielli, Adrien e Gabriel?) e di professoressa universitaria (anche se questo, ogni tanto, preferirebbe dimenticarlo). Irrefrenabile, spontanea, insicura, in dodici giorni Joséphine affronterà un viaggio interiore che la porterà a scoprire dentro di sé una persona coraggiosa, disorganizzata ma determinata a vivere la sua vita: come madre, amante, scrittrice e insegnante. Insomma, donna.

Questo libro merita tre soffioni. Joséphine non è la solita protagonista figa, bella e ammirata da tutti. E’ una madre sulla soglia dei 40 con ansie e paura, dovute soprattutto alla separazione da suo marito.

Il libro narra dodici giorni della sua vita dove la vedremo cambiare. All'inizio del libro  conosciamo una donna insicura, ansiosa, pessimista e alla fine del libro ci ritroviamo con una donna sicura (o quasi).

E’ stato interessante seguire le sue “(dis)avventure” e i modi in cui cercava di risolvere tutto e andare avanti. Certe cose però le ho trovate troppo esagerate, ad esempio (scusate il possibile spoiler), ad un certo punto del libro  si trova in banca, vede dei cucchiaini di plastica, li prende e se li porta a casa…

PERCHE’? Ho capito che la protagonista deve sembrare simpatica( e lo è), ma farle fare cose così ridicole…no.  Poi certe volte mi sono persa nei suoi ragionamenti, molte volte ho persino rinunciato a capirli.

Quando lessi la trama, ero incuriosita dalla figura di Kant, il pappagallo immaginario di Josephine, che rappresenta la sua coscienza. Sono rimasta delusa dal fatto che sia così poco presente nel libro. Nel complesso non è un brutto libro. Alla prossima!

“Non sei stanca di nasconderti dietro agli altri?”

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