[Recensione] Il canto del ribelle di Joanne Harris


Buonasera cari Lettori! Ho appena terminato la lettura di "The Gospel of Loki" prequel della serie Runemarks...   

Il canto del ribelle racconta il principio della Mitologia Norrena e lo fa attraverso la voce di Loki,il Burlone degli dei.
La storia inizia agli albori di quella che fu la nascita degli Dei norreni, Loki la narra attingendo dalle sue conoscenze, da quello che vide accadere con i suoi occhi.
La storia si fa più interessante quando Loki, figlio del Caos più puro, viene assoldato da Odino, il Padre di tutti gli dei, come suo fratello di sangue. Scelta di convenienza per Odino, nella cui figura dovevano riversarsi tutti gli ideali più puri: la giustizia, la purezza, la lealtà. Dove il Padre degli Dei, proprio per rispetto di quei valori non poteva arrivare, lì entrava in gioco Loki, che con l'astuzia e l'inganno doveva portare a termine compiti difficili su richiesta di Odino.
Attraverso le parole del Dio più ingannevole di tutta Asgard conosciamo la verità sull'origine dei miti norreni e sugli eventi che portarono a Ragnarök... 



Joanne Harris torna in libreria con il prequel della sua serie fantasy Runemarks dedicata agli Dei della mitologia Nordica. In questo romanzo utilizza come voce narrativa uno dei personaggi più irriverenti, ingannatori ma allo stesso tempo affascinanti della sua saga: Loki, il Dio degli inganni, il Burlone degli Dei, il personaggio più subdolo della Cittadella Celeste.
L'espediente narrativo è interessante e ben sfruttato, utilizzare come narratore un personaggio così intrigante contribuisce sicuramente a rendere la lettura molto più bella.

La storia ripercorre il mito degli Dei di Asgard dal principio, dal momento della creazione del mondo, alla sua fine, Ragnarök, il termine di ogni cosa.
E' Loki a narrare la nascita degli Dei, a farceli conoscere sotto una diversa luce rispetto a quella a cui la mitologia ci ha abituati, in effetti a svelare bugie e sotterfugi che hanno permesso a Odino e a tutti gli altri di poter assumere il ruolo di Dei e di essere venerati.

La Harris è una vera maestra nel narrare gli eventi in modo tale da permettere al lettore di diventare parte stessa della storia! Lo stile è fresco, scorrevole, molto evocativo e, grazie al personaggio di Loki che in questo romanzo funge da narratore, è anche molto ironico, divertente e spesso pungente. 
Il Dio degli inganni è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti della saga della Harris, e poter leggere un intero libro in cui è lui a narrare degli altri è stato davvero divertente.
I personaggi sono gli Dei di Asgard: Odino, Thor, Sif, Heimdall, Balder e tutti gli altri, questa volta visti sotto l'occhio attento di Loki, vero protagonista dell'intero racconto, la cui narrazione contribuisce a renderli in un certo senso  più umani evidenziandone anche i difetti.

Ho trovato molto interessante tutta la vicenda legata alla profezia dell'Oracolo e il modo in cui questo prequel si collega poi a quello che abbiamo letto nei primi due romanzi della serie. Il titolo originale del romanzo era ancora più azzeccato, il Gospel o Vangelo di Loki, in effetti è proprio questo che vi troverete a leggere, la versione dei fatti di Loki. Se amate le storie legate alla mitologia, specialmente quella Norrena, allora non potete perdervi la saga della Harris! Buona lettura!


Le parole sono quanto rimane quando tutte le azioni sono state compiute. Le parole possono distruggere la fede, dare inizio a una guerra, cambiare il corso della storia...


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