Anteprime [Elliot ed.]: Sto molto meglio dei miei amici morti & Festa D’estate
Ci troviamo a parlare della casa editrice ELLIOT che ci offre sempre spunti interessanti e vi diamo anche due belle e particolari anteprime per l'ESTATE!!
Viviane  Chocas
STO  MOLTO MEGLIO DEI MIEI AMICI MORTI
COLLANA  SCATTI
pp.192 - euro  16
Una miscela  irresistibile di humour e tenerezza per una divertente utopia della terza età i  cui eroi non sono molto saggi ma nemmeno  rimbambiti.
Come fa un  gruppo di pensionanti irrequieti a scomparire impunemente da una casa di cura?  La giovane Blanche, animatrice del laboratorio di scrittura, complice  dell’impresa suo malgrado, lo sa bene. L’improbabile gang in fuga è guidata da  un’energica donnetta in sedia a rotelle, una settantenne simpaticamente svanita  e due nonnetti armati di petardi e moschetto. Sono anziani ma alzano il pugno  chiuso e sono decisi a far ballare ancora un po’ il mondo sotto i loro piedi. Il  racconto delle loro imprese si alterna a quello della vita di Blanche, vissuta  tra incontri fatti di solo sesso e lo strano rapporto con gli arzilli vecchietti  della Casa delle Rose. A cosa porterà questa bizzarra miscela di giovinezza,  fantasia e voglia di vivere?Sottile, divertente e disinibito, in Sto molto meglio dei miei amici morti tira  un incredibile vento di libertà che abbatte ogni pregiudizio verso una fase  della vita ancora vissuta come un tabù. 
Viviane  Chocas
Nata a Parigi  nel 1962, Viviane Chocas è scrittrice e giornalista. Il suo primo romanzo, Bazar Magyar, Quête des origines guidée par  les saveurs, è uscito nel 2006. 
Remco  Campert
FESTA  D’ESTATE
COLLANA  RAGGI
pp.192 - euro  15
Da uno dei  maggiori autori olandesi contemporanei, un romanzo sulla libertà e la leggerezza  della gioventù
Protagonisti della storia sono due  amici, Mees e Boelie, e la sedicenne Panda, tutti desiderosi di spassarsela,  cosa comune del resto nel loro mondo di giovani aspiranti artisti. Scritto nel  1961 e da poco ristampato in Olanda, questo piccolo classico tratteggia con  umorismo surreale e acume psicologico i personaggi e il loro ambiente, nel quale  peraltro il lettore non tarderà a riconoscere coordinate a lui familiari, a  prescindere dal decennio in cui è, o è stato, giovane, o addirittura a  riconoscersi suo malgrado nell’indecisione, nella superficialità e nel cinismo  dei protagonisti. L’autore tratta le debolezze umane senza moralismi, e anche la  rapina ai danni di un povero anziano messa a segno nel parco dalla più giovane e “innocente” del trio conduce poi a un doppio lieto fine: il signore ritrova  un’antica amicizia che interrompe la sua solitudine, mentre con il bottino i  ragazzi organizzano una grande festa all’insegna di un assoluto carpe diem. La storia si chiude con  un’immagine che meglio non potrebbe rispecchiare la leggerezza della narrazione:  un ragazzino si lancia dal secondo piano della casa in cui si svolge la festa  con un grande ombrello aperto e volteggia lento fino a terra, facendo calare il  sipario sull’inquietudine che i personaggi, con il loro vitalismo, non riescono  a nascondere al lettore.
Remco  Campert
Nato nel 1929 a L’Aia, Remco Campert è  uno dei più popolari scrittori nederlandesi. Ha iniziato negli anni Cinquanta la  sua carriera come poeta ma, a partire dagli anni Sessanta, si è dedicato anche  alla narrativa ottenendo un grande successo nel 1961 con il romanzo Festa d’estate. Il suo stile è sempre  attraversato da una certa ironia e i suoi lavori hanno spesso un’ispirazione  autobiografica. Nel 1979 Campert ha ricevuto il prestigioso P.C. Hooft Prize per  la sua opera poetica. Dal 2006 ha una rubrica molto seguita sul quotidiano «De Volskrant».
Leggere d'altronde è sempre una scoperta, che ne dite?!

