[Cover Reveal] L'anima della spada da Valentina Piazza

Milano, oggi. Francesca Losi, figlia di un grande esponente dell’Aikido in Italia, alla morte di quest’ultimo e per suo volere, acquistò un’antica e preziosa katana giapponese durante un’asta di beneficenza, a Milano. La spada, arrugginita e danneggiata, versava in pessime condizioni ma la ragazza era determinata a riportarla ai suoi antichi splendori, esaudendo così anche l’ultimo desiderio di suo padre. Dopo essersi messa in contatto con il togishi, Kimura Kaito, un noto restauratore di spade, cominciò insieme a lui il restauro della lama. Ogni volta che Francesca poserà la mano sulla katana, questa le parlerà attraverso visioni dominate da una voce di donna, intenzionata a svelare il passato e l’anima della spada… 

Giappone, XIV secolo. Yamamoto Takeshi, un famoso guerriero, aveva perso la propria katana durante uno scontro e, conoscendo la fama del fabbro Masamune, gli aveva commissionato una nuova arma: la spada Koi, una katana micidiale, dai poteri ultraterreni… “Quando Takeshi, il guerriero, serrò la sua presa su di me, vidi la luce della sua anima...”
"Mi hanno sempre detto che ogni spada racchiude in sé l’anima di chi la brandisce; così, come ci sono uomini malvagi, ci saranno spade crudeli, come ci sono uomini saggi, ci saranno spade caritatevoli. Se così fosse un samurai, specchiandosi nella lama, vedrebbe solo se stesso, riflesso nell’acciaio. Ma io dico che Lei, la spada, plasmandosi intorno alla mia essenza, assumerà le sembianze di uno spirito guida, un’anima immorale che, da quel momento in poi, guiderà la mia mano… " (Yamamoto Takeshi)

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