La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante

Buona giornata cari Lettori e buon inizio settimana! Oggi voglio parlarvi anch'io di un romanzo che probabilmente avrete già visto ovunque e di cui si sta parlando moltissimo dalla sua uscita. Avete capito di cosa si tratta?

La vita bugiarda degli adulti è il nuovissimo romanzo di Elena Ferrante, autrice della bellissima e famosissima tetralogia de L'Amica geniale. Chiunque bazzichi il blog da un po', sa bene che ho da poco concluso la serie che è entrata a far parte dei miei libri preferiti di sempre. Quando ho saputo dell'uscita del nuovo romanzo ero molto curiosa, come penso tutti, anche perchè c'è stata una massiccia pubblicità del romanzo di cui fino a pochissimo tempo fa non conoscevamo neanche il titolo.

Stavolta la storia ha per protagonista Giovanna, una ragazzina ancora in bilico tra infanzia e adolescenza. Giovanna vive insieme ai suoi genitori al Rione Alto di Napoli; la sua famiglia potrebbe sembrare un'idillio dall'esterno, il padre e la madre hanno un bel lavoro, una bella casa, tengono all'educazione della figlia e la circondano di tutte le attenzioni di cui ha bisogno. Il padre però parla di rado della sua vita da ragazzo, della Napoli dei bassifondi da cui è scappato e della famiglia che si è lasciato alle spalle. Quasi come un'ombra che si allunga sulla loro vita c'è la zia Vittoria, la sorella del padre di Giovanna, una donna povera, ignorante e perennemente arrabbiata col mondo intero e con la vita che troppo le ha tolto.

Dopo essersi sentita paragonare dal padre alla famigerata zia Vittoria, Giovanna decide che è arrivato il momento di conoscere questa losca figura di cui il padre ha sempre parlato male. Non sa però che la conoscenza della zia e l'accostarsi a quei luoghi dove non è mai stata la porteranno a cambiare, a crescere in un certo senso, e a portare a galla segreti che mai pensava potessero nascondersi all'interno delle mura della sua casa.

Chiunque abbia letto almeno un libro della Ferrante credo che sappia perfettamente che il suo stile, il modo in cui scrive, sono davvero ammalianti. Con questo romanzo mi è capitato quello che mi è successo con tutti i libri della tetralogia, ho iniziato a leggere e non sono riuscita più a smettere. La Ferrante ha uno stile scorrevole ma allo stesso tempo molto elegante ed evocativo. Con poche parole riesce a trasportare il lettore esattamente dove vuole. In questo caso la narrazione mette in contrapposizione quelli che potremmo definire due mondi: due Napoli diverse, quella di sopra, all'apparenza elegante e intellettuale, e quella di sotto, la Napoli volgare e sopra le righe a cui appartiene Vittoria.

E' proprio questa contrapposizione, questo continuo scontrarsi tra due realtà così diverse ma che alla fine sono semplicemente due volti della stessa medaglia, a caratterizzare il romanzo. I protagonisti del racconto sono ancora una volta, almeno per la maggior parte, le donne; è di una donna la voce narrante, sono le donne ancora una volta protagoniste di amori, odi viscerali, tradimenti e rivincite. Giovanna è solo una ragazzina quando inizia il racconto ma la seguiremo passo passo fino all'adolescenza e ancora un po' più avanti. Mi è piaciuto molto il percorso di crescita che compie perchè, oltre ad essere un percorso di crescita personale e di evoluzione psicologica, è anche un percorso che la porta alla scoperta della verità.

Giovanna, spinta da Vittoria, inizia a guardare oltre le apparenze, oltre le apparenze della sua famiglia, dei suoi genitori, degli amici che frequenta, insomma di quel mondo ci cui ha sempre sentito di fare parte. Spinta, o forse sarebbe meglio dire istigata, dalla zia Vittoria, Giovanna rimuove il velo e inizia a guardare, guardare davvero senza più fermarsi.

I temi cari alla Ferrante vengono quasi tutti ripresi in questo romanzo; si parla di famiglia, di amore, di relazioni, di amicizia al femminile, di riscatto, di rinascita ma anche di odio, di cattiveria, di tradimenti e bugie. Nonostante quella che molti hanno considerato un'eccessiva pubblicità al romanzo, devo dire che la Ferrante non si è smentita, ha creato un'altra meravigliosa storia che sono sicura amerete. Napoli torna ad essere protagonista con le sue contraddizioni, con quella bellezza sempre contrapposta ad una certa dose di livore. I protagonisti ancora una volta sono vivi, veri, e ci ricordano quelli che abbiamo lasciato tra le pagine de l'Amica geniale. A mio parere non si arriva alla perfezione raggiunta con la tetralogia, ma ci si avvicina moltissimo e il viaggio per arrivare al finale è costellato di bellezza. Buona lettura!

"C'è un velo nero che può cadere da un momento all'altro. E' una cecità improvvisa, non sai più tenere le distanze, si va a sbattere. Succedeva solo ad alcune persone o a tutti che, superato un certo livello, non ci vedessero più? E si era più veri quando si vedeva ogni cosa nitidamente o quando i sentimenti più robusti e densi, l'odio, l'amore, ti accecavano?"


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