Che profumo hanno le tue emozioni? Le mie quello del caffè

Gli odori: piccole particelle entrano nel naso…, no, piccole particelle di futuri ricordi entrano nel naso e improvvisamente ti ritrovi lì. In quella stanza, in quel momento, in quell’anno, in quel corpo, in quell’età, in quell’emozione. Che potere meraviglioso che ha l’olfatto! Sono stata accessoriata di un naso importante, mia croce adolescenziale e mia possibilità (per chiamarla delizia devo lavorare ancora sulla mia autostima) per l’età adulta. Possibilità di distinguermi, possibilità di annusare. Conosciamo il mondo mordendolo, riconosciamo noi stessi con l’olfatto. Stamattina, dopo i primi colloqui con i miei pazienti, ho ripetuto un gesto meccanico come il fare il caffè, o meglio azionare la macchina del caffè. Improvvisamente quel gesto mi ha catapultata in un ricordo e mi sono accorta che quel caffè in quel momento era per me ricercare il conforto di quell’emozione. Da lì mi è nata la voglia di rispolverare l’anatomia e vedere come funziona il nostro olfatto. Non potevo poi non condividere con voi il potente mondo della memoria olfattiva.

L’olfatto è il senso della memoria perché alleato dei nostri ricordi. L’odore è incredibilmente persistente al logorio del tempo; gli odori attivano la memoria episodica, quella memoria a lungo termine che custodisce i ricordi autobiografici che costituiscono la nostra identità. Perché l’odore resiste all’oblio? E’ codificato in modo olistico, cioè non è staccato dall'emozione che si è originata nel momento in cui lo abbiamo immagazzinato, e la sua caratteristica è proprio la multi-sensorialità. I ricordi derivati dagli odori sono conservati nella memoria a lungo termine e sono collegati alla memoria emotiva. Ecco perché quando sentiamo quell’odore ci troviamo catapultati in una situazione passata e proviamo proprio quell’emozione. Ma niente paura, la bellezza della memoria olfattiva è che quasi sistematicamente ci riporta alla luce ricordi dalla connotazione positiva.

Annusiamo di più, soprattutto in questo periodo dell’anno che la primavera ci regala infinite sfaccettature olfattive e il vento caldo ce le trasporta. Ora più che mai, in questo periodo storico, abbiamo bisogno di lentezza, concediamoci di essere presenti a noi stessi con i sensi aperti al mondo. Forse non abbiamo mai avuto occasione di prestare attenzione al nostro naso fino a che non ce lo siamo trovato imprigionato nelle mascherine, impariamo a non dare per scontato nulla, nemmeno gli odori. Annusiamo il mondo e costruiamo nuovi ricordi.

E le tue emozioni che profumo hanno?

 

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