La Regina Mab

Ah, vedo che la Regina Mab è venuta a trovarti, lei, che tra le fate è la levatrice, e viene, non piu grande d'un agata al dito d'un consigliere, tirata da un equipaggio d'invisibili creature fin sul naso di chi giace addormentato [...] 

Quando si parla della regina Mab la mente ci riporta a Shakespeare, e in particolare al monologo di Mercuzio (Romeo e Giulietta, Atto I Scena IV) dove in quella che appare una follia, quanto mai lucida e profetica, ci viene descritta questa fata. Le parole iniziali, che sembrano narrarci quasi di una figura fiabesca, ci rivelano poi un essere non così dolce come potrebbe apparire.

La sua stessa carrozza infatti, è fatta di ali di cavallette, gambe di ragno e ossa di grillo, e Su questo cocchio, notte dopo notte, galoppa nelle menti degli amanti riempendole di sogni amorosi; oppure eccola sulle ginocchia dei cortigiani, che subito sognano riverenze; o sulle dita degli avvocati, che sognano allora parcelle; o sulle labbra delle donne, che sognano baci, e che invece spesso, la perfida Mab ricopre di bollicine, adirata per l'alito che sente di dolciumi [...] Romeo e Giulietta, Atto I Scena IV.
Ancora nella fase finale del monologo Ed è la stessa Mab che di notte intreccia le criniere dei cavalli, facendo coi loro luridi crini nodi d'elfi che a scioglierli porta grave sventura. È lei la strega che se trova vergini supine le copre, insegnando loro come sopportare un peso, rendendole donne di buon portamento. E lei... [...] Romeo e Giulietta, Atto I Scena IV.

La Regina Mab qui diviene la sintesi dell'evolversi di una tragedia, quella di un amore che si risolverà nella morte. Ma la ritroviamo anche in diversi componimenti poetici del seicento; nel poema La Regina Mab di Percy Shelley; nel romanzo Moby Dick di Melville; e in diverse altre opere della letteratura mondiale.

Ancor prima la Regina Mab è presente nelle leggende arturiane. Nella tradizione celtica era conosciuta come Regina Maeve, da Maeve che significa idromele, bevanda che, si racconta, ella diede da bere a tutti i suoi consorti come simbolo del suo sangue. Nella mitologia Mab era l'entità che garantiva il contatto tra i mondi. Venerata anche come dea dei guerrieri nel ciclo di Ulster, la sua duplicità madre/guerriera era associata alla Tripla Dea Madre. 
La festa pagana di Mabon fu ed è celebrata in suo onore ogni anno il 21 settembre, data dell'equinozio autunnale.

Nel passato, durante questa ricorrenza, chi voleva diventare re doveva invocare la potente Regina Mab ed essere invitato da lei stessa a bere il suo idromele, in modo da assicurarsi una moglie, dei figli e una iniziazione ai misteri delle donne.

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