[Non si può annientare lo spirito.] La famiglia Karnowski di I.J. Singer

Buona giornata cari Lettori! Oggi parliamo di un bel classico che ho letto tra fine Gennaio e inizio Febbraio. 

La famiglia Karnowski è il primo libro che leggo di Singer, autore polacco e yiddish, fratello del premio Nobel per la letteratura Isaac Singer. Questo romanzo è in effetti una saga familiare in un unico volume, infatti racconta le vicende di tre generazioni di Karnowski, una famiglia ebraica della regione della Galizia polacca. Il libro ebbe grosso successo, sopratutto tra il pubblico che parlava la lingua yiddish e anche nei nostri giorni quando fu riscoperto diventando una delle saghe familiari di stampo ebraico più famose e apprezzate al mondo.

La famiglia Karnowski inizia nei primi anni del '900 con David Karnowski. David è un giovane uomo colto e amante della cultura che decide di trasferirsi dalla Polonia alla Germania, più precisamente a Berlino, insieme alla moglie Lea. A Berlino, che vede come la capitale della cultura e dell'illuminismo da lui tanto amato, David spera di costruirsi un futuro più luminoso. Tentando in tutti i modi di diventare parte della migliore società ebrea e non dell'epoca, David si scontrerà ben presto col figlio Georg.

Georg, tedesco di nascita ma educato in base alla fede ebrea, ben presto abbandona la strada indicatagli dal padre, col quale si scontrerà sempre più, fino a intraprendere la carriera di medico. Divenuto un brillante e apprezzato chirurgo, Georg sposerà una gentile, la dolce Teresa, finendo per rovinare i rapporti con la sua famiglia. Dopo la nascita del piccolo Jegor, che si sente sempre meno ebreo ma molto tedesco, si affacciano alla storia gli eventi che avrebbero portato a quello che noi oggi chiamiamo Shoah. L'inizio della persecuzione degli ebrei in Germania costringe i Karnowski ad abbandonare il paese che amavano e ad emigrare in America.

Ho cercato di riassumere in breve quella che è la trama di questo ricco romanzo che ripercorre un pezzo di storia piuttosto lungo. La famiglia Karnowski è una saga familiare, ma è anche un po' romanzo storico. E' probabilmente la prima volta che leggo un romanzo che parla della persecuzione nazista ai danni degli ebrei ma dal punto di vista di una famiglia ebrea che da generazioni vive a Berlino. Devo ammettere che ho apprezzato moltissimo questo punto di vista diverso dal solito che ci permette di conoscere aspetti che magari finora ci erano sfuggiti. Quella dei Karnowski è una storia di continue sconfitte e rinascite, una storia di oblio e speranza che si alternano continuamente fino ad un finale che vi lascerà con le lacrime agli occhi.

Ho apprezzato molto lo stile dell'autore, l'ho trovato scorrevole ma molto evocativo ed elegante. La narrazione è divisa in tre fasi diverse, in ognuna di esse seguiamo la storia dei tre uomini protagonisti: David, Georg e Jegor. A Georg viene concessa la parte più corposa del romanzo, il suo è un personaggio che parte in totale disaccordo con la cultura del padre ma che pian piano, dopo essere diventato padre lui stesso, capisce cosa significa essere un genitore. David, il capostipite della famiglia, è un uomo colto, appassionato di filosofia e di cultura. Infine c'è Jegor, il personaggio più controverso del racconto. In bilico costante tra due culture, arriva a disprezzare il suo essere ebreo e non accetta i cambiamenti che lo portano lontano dalla sua amata Germania.

I personaggi maschili di questo romanzo sono sicuramente di grande impatto, sono caratterizzati perfettamente e rappresentano piuttosto bene tre diverse generazioni che si susseguono e si scontrano. Per quanto riguarda invece i personaggi femminili, questi sono lasciati abbastanza in disparte, sono poco incisivi e hanno sicuramente uno spazio molto ridotto.

Le pagine che ho preferito sono quelle centrali, dove si descrive l'arrivo in città di quelli che vengono definiti "gli uomini con gli stivali", l'arrivo di quelli che sarebbero diventati i nazisti. In quelle pagine è contenuto tutto il dolore della perdita, tutto l'orrore di chi, sentendosi da sempre tedesco, si ritrova a perdere tutto quello che ha perchè ormai per gli altri è solo un ebreo; la drammaticità di quegli eventi viene descritta con grande maestria da Singer che riesce a rendere perfettamente le emozioni, sopratutto la paura e l'incertezza, che furono protagoniste di quei terribili momenti.

Sicuramente La famiglia Karnowski è una delle migliori saghe familiari che abbia mai letto. Ho trovato il racconto estremamente bello e interessante, ho apprezzato il continuo incontro\scontro tra le tre generazioni che si intrecciano nella storia e ho davvero amato il modo in cui l'autore ha deciso di raccontare questa storia. Intenso, emozionante e a tratti doloroso, La famiglia Karnowski è uno di quei romanzi che andrebbero letti almeno una volta nella vita! Buona lettura!

"Com'è assurdamente piccola, insignificante e breve la vita dell'uomo, a paragone di questa immensità, di questo infinito."

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