Buongiorno #FeniLettori!  Ritorniamo alla nostra rubrica
 "Un caffè con i nostri autori".  Finalmente riesco a inserire un intervista con i nostri autori preferiti. Purtroppo non ne ho avuto la possibilità, in questo tram tram, tra anteprime, recensioni e quant'altro. Sapete l'impegno che ci mettiamo ogni giorno e sapete che naturalmente per noi 
non è un lavoro , perché non veniamo retribuite ma è qualcosa che ci piace fare, stimiamo e amiamo alla follia.  Ebbene dopo questa breve parentesi iniziamo la nostra chiacchierata con 
Laura Imai Messina  autrice del libro 
Tokio Orizzonte . Ho avuto la possibilità di intervistarla grazie a Piemme Edizioni.
 
 
 
 
F.B.  Che cosa significa, per te, scrivere?  
L.I.M.  Scrivere è per me inevitabile. Come la schiuma sul cappuccino. Senza la scrittura mi sento, fisicamente, male.  
 
F.B.  Dove ti piace scrivere di solito, c’è un posto particolare?   
L.I.M.  Adoro
 scrivere in treno, nelle tratte da casa al lavoro o viceversa, oppure 
nei caffè - tantissimi - che sono a Tokyo. Adoro la folla. Per scrivere 
necessito di caos e musica nelle orecchie. Una sorta di eccitazione, di 
trans.  
 
F.B.  Come mai hai scritto un romanzo 
proprio su Tokio? Ho letto che vivi lì. Com'è la vita in questa grande 
metropoli, così diversa dalla nostra? 
L.I.M.  Molto diversa. Per questo calamitante. Tokyo mi spinge naturalmente alla scrittura!  
 
F.B. Come nascono i tuoi personaggi? Ti ispiri alla realtà o lavori più di fantasia?  
L.I.M. Esiste ognuno di questi personaggi, esistono i luoghi. Ma mai esattamente così, tranne forse Sara che è una e sono per molti versi io. Gli altri sono un collage di persone realmente incontrate o di racconti di amici. Di totalmente inventato c'è molto poco. La fantasia è figlia della realtà, a mio parere.  
 
F.B.  Nel tuo romanzo hai amato qualche personaggio in particolare ?  
L.I.M.  Li ho amati tutti. Li ho abbandonati a fatica. Non li volevo mollare. Jun mi affascinava da morire...  
 
F.B.  Stai scrivendo qualcosa in questo momento? Hai piani per il futuro?   
L.I.M.  Ho
 scritto altri due romanzi nel frattempo. Uno aspetta il momento giusto 
per esser ripreso.L'altro è concluso e spero di procedere alla seconda 
riscrittura, limatura e fine entro quest'estate. Vedremo... non vedo 
l'ora.
 
 
 
 
 Se New 
York è una mela, Tokyo è un melograno. È dolce e sensuale, ma anche 
amara. In sé racchiude tanti chicchi, tutti schiacciati l’uno contro 
l’altro in una forzata convivenza, eppure sempre, inesorabilmente soli. A
 volte, però, qualche chicco si ribella; così può succedere che quattro 
giovani si incontrino per caso, una notte a Shibuya, il quartiere più 
folle della città, e decidano di avvicinarsi per provare a colmare 
quella invisibile distanza. Qualcuno lo fa per inseguire una favola 
d’amore, qualcun altro per lenire il dolore di un passato ingombrante, 
un altro ancora per cambiare vita e non farsi più trovare.Sara, Hiroshi,
 Carmen e Jun desiderano invece trovarsi, in un incontro che è sesso ma 
anche qualcosa di più profondo e vitale. È salvezza. È calamita che 
allontana dall’abisso. È casa.Tokyo orizzontale è la storia di un amore 
sprecato e di uno realizzato, e di una città immensa e piccolissima, 
insonne e paziente, gelida e sensuale.