[Recensione] Il riparatore di sogni infranti di Juri Visini

Buona Giornata cari Lettori!
Sono influenzata e come se non bastasse sono rimasta anche senza niente da leggere...
Praticamente sono disperata e mi consolo guardando film e serie tv in inglese come se non ci fosse un domani!

Oggi voglio parlarvi di un romanzo Made in Italy...

Sotto un violento temporale, una ragazza è riversa sull’asfalto, apparentemente priva di vita. Il suo investitore si trova qualche decina di metri più avanti, paralizzato dalla paura. Scattano i soccorsi e la strada viene invasa da gente, urla caotiche, richieste d’aiuto. Si sentono le prime sirene e in un attimo l’intera scena viene illuminata dalle luci rosse e blu. Siamo al culmine dello spettacolo, si respira tensione mista a eccitazione, accorrono anche gli ultimi ritardatari. Poi d’improvviso tutto svanisce, l’ambulanza se ne va, la gente si disperde e la pioggia torna a coprire ogni singolo rumore. Per il protagonista di questa storia comincia una dura resa dei conti con la propria coscienza. Il riparatore di sogni infranti è un romanzo diviso in due parti, nel quale i protagonisti narratori trattano due volte la stessa serie di avvenimenti. Un romanzo dedicato all’esistenzialismo, giocato sul filo fra ciò che rimane impresso nella mente e ciò che invece deve passare inosservato, nel quale il lettore crederà più volte di essere a un passo dalla soluzione, ma soltanto all’ultima riga si renderà conto di averla avuta sotto gli occhi per tutto il tempo.

Il riparatore di sogni infranti è un romanzo molto particolare, diviso in due parti che sono praticamente lo specchio l'una dell'altra: infatti raccontano basilarmente la stessa storia, vista però da due punti di vista diversi...

Il protagonista, Alessandro, una sera investe senza volerlo una giovane donna e,preso dalla paura non si ferma neanche a soccorrerla ma resta semplicemente ad osservare la ragazza che viene portata via su un'ambulanza e poi passa la notte a girovagare per le strade della sua cittadina, oppresso dal senso di colpa...

Ma Alessandro non sa che qualcun'altro ha visto quello che è accaduto quella notte: Viviana, una giovane donna costretta su una sedia a rotelle a causa di un incidente, ha osservato tutta la scena, ma decide di non denunciare il ragazzo alla polizia, ma piuttosto attraverso un gioco fatto di bugie e false identità, fa in modo di incontrarlo e conoscerlo...

Ho apprezzato lo stile dell'autore, ma alcune parti del libro non sono state molto chiare e rileggere la stessa storia, pur da un punto di vista diverso è sempre un po' noioso, anche se devo dire ho apprezzato più la seconda parte, dove Viviana è la voce narrante piuttosto che la prima! 

I due protagonisti per certi versi si somigliano, entrambi hanno taciuto su molti particolari  della storia e si sono detti parecchie bugie l'un l'altro!

Il finale mi ha lasciata abbastanza stupefatta e confusa, perchè non mi sono trovata a leggere una vera e propria conclusione, come mi aspettavo, ma un finale che lascia aperte varie porte...

In conclusione un breve romanzo particolare e introspettivo, che purtroppo non ha saputo convincermi completamente!


Baci...

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