[Recensione] Siria mon amour di Amani El Nasif e Cristina Obber

Buon pomeriggio cari Lettori!
Oggi è San Valentino e i cuori si sprecano sia per le strade che in giro per il Web!
La mia ultima lettura è stata "Siria mon amour" una breve ma intensa biografia che ci trasporta nella lontana Siria...


Amani è nata in Siria ma è cresciuta in Italia. Quando compie sedici anni, con una scusa, la madre la porta nel suo paese di origine per qualche giorno. Dopo i primi entusiasmi per un mondo diverso e affascinante, ricco di profumi e sapori nuovi, Amani scopre di essere stata in realtà fidanzata a un cugino, mai conosciuto e mai amato. Le dicono che in Italia non tornerà più. Amani si ribella a quel fidanzamento e a quell'uomo, pagando un prezzo molto alto, in una realtà dura e violenta dove le donne non sono che oggetti sotto la tutela dei maschi. Lontana dalle sue amiche e da Andrea, il suo ragazzo, Amani resisterà e lotterà fino a riprendersi la sua vita.

Siria mon amour è la storia vera di Amani El Nasif, una ragazza di origini siriane, cresciuta in Italia, che al compimento dei 16 anni con la scusa di rinnovare dei documenti indispensabili, viene portata in Siria dalla madre.
Ma quel viaggio che doveva durare solo una settimana è diventato un incubo durato più di un anno...

Amani viene costretta a restare in Siria, ad adeguarsi ad una vita che non conosceva e abituata com'era a vivere in Italia e ad essere libera, si ritrova prigioniera di una realtà dura e assurda. Una realtà che la vede, per volontà dei parenti e sopratutto della madre, sposare un suo cugino e diventare quello che tutti si aspettano che diventi: una sposa siriana sottomessa al marito.
Ma Amani, che nel cuore ha solo Andrea che ancora aspetta il suo ritorno in Italia, si ribella, si ribella con tutte le sue forze, anche quando viene maltrattata, picchiata e insultata pesantemente...

La storia di Amani racconta di una realtà che noi tutti, abituati ad avere la nostra libertà, stentiamo a comprendere e leggere questa storia, attraverso le parole di chi l'ha vissuta sulla sua pelle è come ricevere un pugno nello stomaco!
Lo scritto è duro, secco, mi è entrato dentro e ha lasciato il segno, mi ha lasciato una tristezza che mi sono portata dietro per un po', anche dopo aver concluso la lettura...

Perchè per quanto siamo lontani da quel mondo e da quella cultura, leggere un libro del genere fa riflettere sul fatto che non dovremmo dare per scontati i nostri diritti quando nel mondo ci sono ragazze e donne che come Amani  sono state e continuano ad essere private della loro libertà!

Baci...

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