Doppia Recensione: La meraviglia delle piccole cose & Dimmi che ti dispiace di Dawn French

Buona Giornata!
Negli ultimi due giorni ho letto due libri di Dawn French,due romanzi che trattano tematiche molto diverse ma che alla fine sono stati entrambi piacevoli letture,anche se per motivi diversi...





Le famiglie perfette non esistono. Mo se lo ripete almeno una volta al giorno, ma è difficile convivere con il fallimento, è difficile arrendersi di fronte al fatto che la vita ti sfugge tra le dita, lasciando in cambio solo rughe e incomprensione. Ed è ancor più difficile per una madre che è anche psicologa per l'infanzia capire che i propri figli non ne vogliono sapere di aprirsi a lei, né tantomeno di seguire i suoi consigli. Allora la soluzione sembra semplice, forse la felicità si nasconde in una storia che ti fa sentire di nuovo donna, oppure nel distacco, nel riappropiarsi della libertà perduta. Ma ciò che Mo scopre davvero è che oltre il bianco e il nero, c'è qualcosa in più del grigio. E la meraviglia che si cela dietro i dettagli minimi, quelli più insignificanti... che a cercarli meglio aiutano a ritrovarsi.


La meraviglia delle piccole cose ci racconta la storia di una famiglia,una famiglia come tante,forse un po più strana del normale,ma in fin dei conti una famiglia come ne possiamo vedere molte.
Il libro si divide in tre punti di vista diversi: quello di Mo,madre di famiglia nonchè stimata psicologa infantile,che cerca di trovare un equilibrio tra famiglia e lavoro.
Poi abbiamo il punto di vista di Dora,figlia diciassettenne di Mo,ribelle,in continuo conflitto con la madre e con tutti i tipici problemi degli adolescenti.
Infine troviamo il punto di vista di Peter,sedicenne,che è ossessionato a tal punto da Oscar Wilde,tanto che non solo ne assume il nome,ma ne imita anche gli atteggiamenti.
In mezzo a questo sgangherato trio,c'è il capofamiglia,chiamato semplicemente "marito" che resta solitamente al confine dei conflitti familiari e sopratutto lontano e neutrale dagli scontri piuttosto frequenti tra madre e figlia!
Il libro parla di situazioni reali,che possono verificarsi in qualunque famiglia e l'autrice descrive queste situazioni in modo leggero e semplice,dando a ognuno dei personaggi la giusta importanza e un diverso modo di porsi di fronte alle più svariate situazioni.
I personaggi mi sono piaciuti,ma il mio preferito resta Peter o Oscar,che dir si voglia,infatti le mie parti preferite del libro sono state proprio quelle in cui prevaleva il suo punto di vista!
Il libro è scorrevole e veloce da leggere,ma mi aspettavo qualcosa di più divertente da un libro così acclamato.
La meraviglia delle piccole cose è una lettura piacevole e leggera,consigliata a tutti gli amanti del genere e a coloro a cui piace leggere di "drammi familiari" trattati in modo molto ironico!

Votazione:
3 Cuori e mezzo




Chi occupa la stanza numero 5 del reparto di terapia intensiva? Un’amante ineguagliabile? Una donna egocentrica senza pari? Una martire altruista? Una cattiva madre? Una sorella amata? Una moglie egoista? Ciascuna di loro. Silvia Shute, che ha sempre vissuto intensamente e senza inibizioni, improvvisamente deve arrendersi al fatto che la sua vita abbia subito una battuta d’arresto. Nel suo passato si cela un oscuro e terribile segreto e ora che è priva di coscienza in un letto d’ospedale, l’incessante flusso di visitatori sembra alternarsi per svelare il mistero di una vita spezzata. Silvia giace lì, vittima dei suoi cari, della noia, dei mormorii. Che le piaccia o no, la verità sta per farle visita. Come avvenne in passato...

Dimmi che ti dispiace,invece,tratta un tema molto più delicato rispetto al precedente romanzo: il libro ci racconta di Silvia,una donna cdi circa sessant'anni che a seguito di un grave incidente finisce in coma...
Il libro si alterna capitolo per capitolo,raccontandoci il punto di vista di ognuna delle persone che giorno dopo giorno vanno a trovare Silvia: l'ex-marito,la figlia che ha abbandonato,la sua migliore amica,la sua pazza sorella e altre.
Ed è proprio attraverso i ricordi che queste persone hanno di Silvia,belli e brutti,che ci viene raccontata la storia di questa donna: attraverso i loro racconti riusciamo a conoscere Silvia e a capire che tipo di persona era.
Ci viene raccontata la storia di una donna forte e indipendente che ha compiuto scelte che non tutti hanno compreso e che non sempre è stata capita,una donna che adesso è difficile riconoscere mentre si trova inerme in un letto d'ospedale.
L'autrice tratta un tema molto particolare in modo delicato e riesce a far comprendere al lettore le sensazioni di ognuna delle persone che circondano Silvia.
Il finale del romanzo è molto bello e intenso,anche se era facile intuire durante la lettura quella che sarebbe stata la fine della storia... 
In conclusione, Dimmi che ti dispiace è un romanzo delicato e introspettivo che riesce a far riflettere il lettore e ad emozionarlo!

Votazione:
4 Cuori

Consigliamo di accompagnare la lettura con...


Baci...
Ilaria


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