[Recensione] Perduta di Kristina Ohlsson

Si tratta di un bellissimo thriller. Vi diciamo
subito che gli abbiamo assegnato cinque, meritatissimi cuori. Il romanzo,
magistralmente strutturato, si delinea in una storia avvincente, convincente, ansiogena
al punto giusto e ricca di colpi di scena e continui capovolgimenti. Al di là
dei personaggi, che a nostro parere fanno da ‘fondamentale corollario’, è la
vicenda a colpire e intrigare. Quello del corpo di Rebecca è solo il primo di
una serie di ritrovamenti che condurranno Alex, Peder e Fredrika, in un macabro
vortice di orrori, che il lettore intuisce in un’atmosfera priva di morbosità,
ma ricca di un cupa asfissia che crea il giusto mix di un thriller che dosa
sapientemente abilità narrativa, storia e personaggi convincenti. La storia
sembra avere ‘vita propria’. Ci ha particolarmente colpito il personaggio di
Thea, la scrittrice. Paradossalmente, pur chiusa nel suo mutismo, e presente in
pochi momenti narrativi, è lei che domina l’intera vicenda e ha attratto la
nostra attenzione. Tutto gira e conduce a lei. La perversa deviazione di chi
uccide traccia un percorso doloroso che passa attraverso uno snuff movie e due
romanzi. Intrigante gli interrogatori paralleli condotti nel corso
dell’indagine, segnata dai diversi giorni, e l’apertura che ‘inganna’
convincendo il lettore di una verità che poi non sarà così ovvia …
VOTAZIONE:
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Cinque Cuori |
Un assaggio per i
nostri lettori
“Ecco che la porta si apre di nuovo. Un uomo con il
volto coperto da una maschera. Ha un’ascia in mano. Quando la ragazza si
accorge di lui, comincia a indietreggiare, urla. Finisce contro un telo, ma
l’uomo la afferra prima che cada e la trascina al centro della stanza. La
macchina da presa trema.
Fatica a interpretare i fotogrammi successivi.
L’uomo colpisce la ragazza al petto con l’ascia. Una volta, due. Un colpo alla
testa. Tira fuori un coltello e in un attimo la giovane è esanime. Due o tre
secondi dopo il film finisce. Il proiettore crepita impaziente, in attesa che
lei lo spenga”.