[Recensione] L'altra metà del mondo di Gabrielle Zevin


Buona giornata cari Lettori! Oggi parliamo del nuovo romanzo di Gabrielle Zevin...

L'altra metà del mondo racconta una storia particolare, una storia d'amore poco convenzionale e molto complessa. Il romanzo è una sorta di lunga lettera che il protagonista scrive alla figlia Jane. In questa lettera le racconta di Maggie, la madre che non ha avuto l'opportunità di conoscere, e di Margarettown, il posto da cui veniva. Le racconta del loro amore nato quasi per caso e di ciò che ha visto proprio a Margarettown, delle donne che ha conosciuto, tutto questo per permettere a Jane di comprendere davvero la madre e in un certo senso di capire la complessità dell'animo umano partendo proprio da Maggie e dai suoi infiniti volti.

Mi aspettavo qualcosa di diverso da questo romanzo, ho sempre sentito parlare benissimo dell'autrice e del suo primo romanzo, ma purtroppo L'altra metà del mondo non mi ha conquistato.
Tutta la storia ruota attorno alla figura di Maggie, questa donna così fuori dal comune che nasconde dentro di sè tante sfaccettature. Margarettown rappresenta proprio la complessità di Maggie, in quella città vivono Greta, Marge, Mia, May e anche la stessa Maggie. Ognuna di quelle donne rappresenta parte della vita di Maggie, parte di quello che era e di ciò che sarebbe diventata.

In una lunga lettera a Jane, l'uomo che amò Maggie e tutte le donne che fu, racconta la sua storia e quell'amore così profondo da permettergli di amare pregi e difetti considerandoli tutti doni preziosi.
L'idea alla base di questo romanzo è sicuramente originale e diversa dal solito, purtroppo il suo sviluppo non mi ha convinta del tutto. Ho trovato la storia troppo strana e frammentata, i racconti tramandati a Jane attraverso la lettera sono spesso troppo sopra le righe e si fa fatica a concentrarsi invece su quello che è il messaggio che l'autrice vuole trasmettere.

Lo stile narrativo è semplice, diretto, scorrevole e spesso poetico. La narrazione è altalenante, ci sono dei passaggi che mi sono piaciuti molto e che ho trovato davvero bellissimi, altri invece che mi hanno annoiato. Per quanto riguarda i personaggi c'è poco da dire, l'unico vero personaggio della storia è Maggie insieme a tutti i suoi alter ego che rappresentano la complessità di una persona. Del narratore della storia conosciamo poco, l'unica cosa che ci risulta chiara è il suo amore per Maggie.

Mi aspettavo una storia diversa, una storia che celebrasse l'amore in tutte le sue sfaccettature, invece il romanzo in sè è risultato sottotono. Mi aspettavo di emozionarmi invece la storia mi ha deluso, lasciandomi quasi indifferente. Ho trovato invece molto bella l'idea di descrivere le mille sfaccettature dell'animo umano, le tante persone che in effetti si nascondono dentro ognuno di noi, come persone reali che rappresentano il passato, il presente e il futuro. Buona lettura!

"Siamo tutte delle città. E, col passare degli anni, le persone che vengono a vivere dentro di noi diventano sempre più numerose. Alcuni pensano che la gente non cambi, ma io non sono affatto d'accordo. Si possono fare enormi cambiamenti, nel corso della vita. E alle donne capita anche più che agli uomini."

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