[Intervista] Coffee Time with Greta Simeone


INTERVISTA Greta Simeone 

F.B. Benvenuta Greta sul nostro blog letterario “La Fenice Book”. Grazie di aver accettato la nostra intervista (se vi siete persi la nostra recensione, correte qui). Ti va di prendere un caffè con noi e parlarci un po’ di te?
G.S. Volentieri. Anche se sono più brava a bere il caffè – ben zuccherato – che a parlare di me. Vediamo ... ho una passione per i vecchi film, per i vestiti alla Doris Day, anche se non ho il coraggio di portarli, per il cioccolato ... che altro vuoi sapere?

F.B. Come mai hai usato uno pseudonimo per il tuo romanzo?
G.S. È stata una decisione presa con la casa editrice: questo romanzo è lontano da ciò che scrivo di solito, non volevamo mescolare i piani.

F.B. L'idea di scrivere un romanzo come ti è venuta e perché? 
G.S. L’idea di scrivere questo romanzo è nato come gioco con un uomo per me importante, Pietro. Abitiamo lontani, ci scrivevamo molto e, una volta alla settimana, gli mandavo un capitolo del libro. Una specie di “Mille e una notte”. Purtroppo mi è rimasto solo il libro.

F.B. Dal quel che abbiamo letto affronti un tema particolare, eroticamente velato. La nostra protagonista è disposta a cambiare perché si sente inadatta, tu l'avresti fatto? Ti saresti messa in gioco?  
G.S. L’ho fatto, e lo hanno fatto anche tante donne che conosco. Non in modo così plateale come la “mia” Gina, ovviamente, ma ti ricordi che Nicole Kidman non metteva più i tacchi quando era sposata con Tom Cruise, perché lui era più basso di lei? A volte sono piccoli compromessi, a volte rivelano grandi insicurezze. Comunque, sì, è capitato anche a me.

F.B. Quanto c'è di te in lei? I personaggi che descrivi sono reali o immaginari? 
G.S. No, nessuno che io conosca ha ispirato i personaggi. Ma se me lo chiedi vuol dire che sono credibili, che sono “reali” e questo è un gran complimento, grazie! Tra me e Gina c’è in comune la sensazione perenne di essere fuori posto, di non essere mai abbastanza. In questo ci somigliamo.

F.B. ­Dicci tre elementi fondamentali per scrivere, cosa ci serve? 
G.S. Leggere, leggere, leggere. In Italia si legge pochissimo, è l’unico Paese europeo in cui l’editoria non è ancora ripartita, ma tutti vogliono scrivere un libro. Gli autori già pubblicati sono maestri, in un modo o nell'altro. Io riguardo spesso anche serie televisive che mi sono piaciute per studiare il lavoro degli sceneggiatori.

F.B. Piani per il futuro? Altri libri in uscita? A cosa stai lavorando? 
G.S. No, per ora no, nessun altro libro all'orizzonte: “Sarò come mi vuoi” è uscito solo il 9 giugno! Lavoro al resto del mio lavoro ... che però non ti posso dire, per non svelarmi troppo.

F.B. Grazie di essere stata con noi! Buona Fortuna per il tuo romanzo. 
G.S. Grazie a voi!

Ci si può innamorare per gioco? 

La vita di Gina va a rotoli: non ha un uomo, non ha un lavoro, non ha neppure più speranze. Fa colloqui a ripetizione, convinta che non l’assumerà nessuno. Una sera però arriva, a sorpresa, una telefonata. A chiamarla è Paolo, socio in una catena di sexy shop, che cerca una venditrice a domicilio di sex toy. Dovrà rifarsi il look, acquisire le giuste competenze, seguire tutte le sue indicazioni: è disponibile? Gina accetta con riluttanza l’unica proposta ricevuta. Inaspettatamente le si aprirà un mondo nuovo: sotto la guida di Paolo imparerà molto su se stessa e sulle sue capacità. Troverà l’amore, perderà le sue inibizioni. Fino a quando ogni sua certezza non sarà di nuovo spazzata via da una terribile scoperta.

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