[Rubrica:TeenReview#43] Recensione - Reato di Fuga di Cristophe Léon


Buongiorno lettori!
Buon Sabato e buon fine settimana.
Con oggi sono otto giorni che sono ritornata dal festival "Mare di Libri" di Rimini.
E' stato bellissimo! Spero di ritornarci anche l'anno prossimo.
Per restare in tema "festival" ho deciso di recensirvi uno dei libri che ho acquistato a Rimini.
" Sébastien ha quattordici anni. I suoi genitori sono separati e un po' immaturi. Lui è viziato e quasi annoiato.
Ma una sera, suo padre investe una persona e non si ferma.
Loic ha diciassette anni. Vive solo con sua madre e divide la sua vita tra scuola e il lavoro in una fattoria. 
Almeno fino al giorno in cui la una macchina pirata investe sua madre.
E poi succede...
Sébastien e Loic si incontrano..."

Il libro si apre con un Sèbastien annoiato,che gioca con il suo videogioco in macchina del padre. Il padre é particolarmente nervoso perchè ha un appuntamento importante ed è in ritardo.Decide così di prendere delle strade secondarie per dei paesini e di andare particolarmente veloce con la macchina. Lungo la strada di uno di questi paesini il padre di Sèbastien non vede una donna uscire da una macchina e la investe. 
Da questo evento ne scaturiranno altri cento (in senso figurato,non spaventatevi) che cambieranno le piccole vite di Sèbastien e Loic.

Il libro è narrato sia dal punto di vista di Sébastien sia da quello di Loic, a capitoli alternati.
I capitoli narrati dal punto di vista di Sébastien sono in prima persona mentre quelli narrati dal punto di vista di Loic sono in seconda.

Questo è uno dei pochi libri che chiamerei in tutto e per tutto "Un libro per ragazzi". In molti libri per ragazzi,anche se i protagonisti sono degli adolescenti sono trattati in modo stupido e superficiale.
Oddio,con questo non voglio dire che siamo tutti filosofi al livello di Aristotele e Platone ma non siamo neanche stupidi; e il realismo con cui Cristophe Léon descrive questo quattordicenne viziato ed insicuro e questo diciassettenne solo e sensibile mi è piaciuto molto. 
Credo che questo libro sia perfetto anche per una fascia d'età più alta.

I personaggi hanno sfaccettature interessanti e l'evoluzione che compiono in meno di centocinquanta pagine è sorprendente. 
Sèbastien,sopratutto, da ragazzino viziato e dipendente dagli altri passa ad essere un ragazzo forte e (quasi) indipendente,capace di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, senza lasciarsi influenzare.

Una scelta,secondo me, molto interessante dell'autore, è stato lasciare un finale aperto.
Non è interrotto, è come se avesse lasciato uno spiraglio aperto per far immaginare al lettore che svolta prendesse l'amicizia fra Sébastien e Loic.
Personalmente,io ho preferito lasciare il finale così come è stato scritto,perchè se iniziassi a farmi filmini mentali la mia vita (a)sociale diventerebbe ancora più asociale.
Però ogni lettore ha i suoi bisogni no?

Salvo alcuni casi,per quasi tutti i libri che ho comprato ho partecipato all'incontro con l'autore.
Mi ricordo che era domenica pomeriggio,proprio prima dell'evento con Christophe Léon e mi ero resa conto che ancora nessun evento mi aveva colpito e mi era piaciuto particolarmente.
Dieci minuti dopo questa riflessione eccomi completamente affascinata da questo libro e dal suo autore.
Dopo l'incontro mi sono catapultata al banchetto per farmelo autografare e lunedì mattina,in treno, ho cominciato subito a leggerlo.
Dalla copertina non sembra,ma è davvero un bel libro.

"Un giorno, all'improvviso, tocca rendersi conto che i nostri genitori sono proprio come noi, solo un po' più grandi. Hanno le stesse angosce, le stesse paure e anche le stesse gioie. Sono solo dei ragazzi con le tette e i baffi, i peli sul letto e il rossetto sulla labbra."

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