[Recensione] La torre di Bae Myung-Hoon

Una raccolta di racconti che ha in comune un'ambientazione futuristica e distopica. Le storie di questo volume sono infatti tutte ambientate nella Torre, un grattacielo di 674 piani, uno stato indipendente e sovrano in cui vivono tantissime persone disperse tra gli infiniti piani della Beanstalk. Beanstalk proprio come la pianta di fagioli della fiaba che tutti conosciamo. Qui al posto di Jack però troviamo una serie di personaggi profondamente umani alla disperata ricerca di un senso alla vita e non solo.

Il tono dei racconti è particolare, molto ironico ma incredibilmente scorrevole. I racconti sono tutti interconnessi tra loro, i miei preferiti sono Mancata consegna nel Taklamakan e Le esercitazioni degli ascensori

Lo stile è spesso poetico, e questo nonostante ci siano tantissime parti molto techiche e specifiche in cui si parla della vita nella Torre e della continua lotta tra Verticalisti e Orizzontalisti. Super attuali anche i temi trattati, si parla di politica, economia e questioni sociali.

La torre, spesso paragonata alla biblica torre di Babele, diventa palcoscenico della bellezza e bruttura dell'umanità in generale, un piccolo microcosmo specchio della nostra società. Davvero bello.

“In ogni società convivono un mix di civiltà e inciviltà in giuste dosi, ma nessuno è mai riuscito a eliminare del tutto la barbarie.”



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