[Recensione] The Disaster Tourist di Yun Ko-eun

The Disaster Tourist  è il romanzo che mi ha fatto uscire dal blocco del lettore dell'ultimo mese. Sono contentissima di avere a disposizione una sempre più ampia scelta per quanto riguarda la letteratura sudcoreana contemporanea, le nostre case editrici stanno traducendo sempre più romanzi coreani. 

Questo romanzo è una delle ultime novità tradotte ed è una storia davvero particolare e decisamente diversa dal solito, cosa che un po' accomuna molti dei romanzi contemporanei sudcoreani che sono molto diversi dalla letteratura occidentale a cui siamo abituati. Protagonista di questo piuttosto breve racconto è Yona che lavora come programmatrice turistica per un'azienda che si occupa di realizzare pacchetti di viaggio decisamente insoliti. La Jungle infatti realizza esclusivamente quelli che vengono definiti viaggi del disastro, organizzati in luoghi devastati dalle più svariate calamità naturali.  

Quando improvvisamente il suo ruolo viene messo in discussione, decisa a salvare il suo lavoro Yona parte per valutare uno dei pacchetti meno redditizi della Jungle. Così si trova a Mui, un'isola protagonista di un vecchio disastro che ha ormai perso tutto il suo charme. Fingendosi una turista come gli altri, Yona dovrà capire se ci sono possibilità di salvezza per quel pacchetto. Ma nulla è come sembra a Mui e presto Yona si trova risucchiata in un piano destinato a riportare in auge il disastroso fascino dell'isola.

Non sapevo bene cosa aspettarmi dalla lettura di questo romanzo e in effetti devo dire che mi ha stupito moltissimo. La trama viene sviluppata in modo particolarmente originale e conduce il lettore attraverso un’ambientazione che diventa quasi claustrofobica. Molto interessante lo stile di questo romanzo, molto asciutto e lineare, a volte quasi impersonale, ma capace di catturare l'attenzione di chi legge.

Altrettanto interessanti sono i temi che emergono, temi che non ci si aspetterebbe leggendo semplicemente la trama. Si parla di turismo, in particolare delle conseguenze del turismo moderno sull'ambiente che ci circonda, si parla in parte anche di femminismo e ovviamente, date le premesse, vengono sollevati diversi quesiti legati alla questione ambientale. 

La trama è forse un po' dispersiva e a volte potrebbe confondere, ma in generale è una lettura che tiene incollati alle pagine. Spesso inquietante, ma in modo sottile come solo gli autori sudcoreani riescono a fare, questo romanzo è una lettura estiva sui generis che riesce ad essere particolarmente contemporanea. Buona lettura!

“Forse, prima di partire per qualsiasi viaggio, si era già oltre i blocchi di partenza. E il viaggio era solo un riconfermare i passi.


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