[Serie TV] The smile has left your eyes - The King's Affection - Kill it - Doom at your service - Love Alarm

Buona giornata cari Lettori! Come state? Oggi torniamo a parlare di K-Drama. Non ho ancora deciso come chiamare questa rubrica, ci sto pensando. Ma bando alle chiacchiere e iniziamo, oggi ho parecchio di cui parlare.

Iniziamo con uno degli ultimi drama che ho completato, The smile has left your eyes. Si tratta di una serie composta da 16 episodi che trovate su Viki, un po' diverso dal solito perchè è un drama di genere thriller e molto drammatico. Vi dico solo che al termine della visione ero in questo stato e che se ripenso al finale del drama ricomincio a piangere.


Piccolo adviser, se non volete piangere e soffrire non guardate questo drama perchè qui di felicità non se ne trova neanche a pagarla. Detto questo però devo ammettere che probabilmente The smile has left your eyes si aggiudica un posticino nel mio cuore come uno dei drama più belli visti finora. La trama è abbastanza intricata e ha per protagonisti tre personaggi: Jin Kook, un detective di polizia, sua sorella Jin Kang e Kim Moo Young, un uomo che vive nel loro stesso quartiere e che tra i tre è il personaggio più complicato da inquadrare. La vita dei tre personaggi si incrocia quasi per caso dopo il suicidio di una giovane donna del loro quartiere, ma pian piano si scopre che hanno in comune anche qualcosa che arriva dal loro passato. Non starò qui a svelarvi altro della trama perchè rischio di fare spoiler e poi è così intricata che staremo qui da adesso a domani. Vi dico solo che questo drama ha una storia super intrigante, dei personaggi meravigliosi e una colonna sonora stupenda. É una serie complessa in cui si parla di amore, rapporti familiari, di come un passato difficile in qualche modo riesce a permeare l'intero futuro di una persona. Mi sono piaciute moltissimo le interazioni tra i tre personaggi principali, ho amato anche lo sviluppo della storia d'amore tra Jin Kang e Moo Young, per niente banale e molto intenso. Kim Moo Young è un personaggio controverso e tanto complesso, bravissimo l'attore che lo ha interpretato, Seo In Guk, che solo con gli occhi è riuscito a trasmettere tutta la complessità di questo giovane uomo. Del finale non voglio neanche parlarvi, sono ancora traumatizzata e lo resterò a vita. Ma il drama merita moltissimo perchè non è banale, è ricco di colpi di scena e ha dei personaggi che finirete per amare.

Altro drama che ho completato questa settimana è The King's Affection, serie da 20 episodi che potete guardare su Netflix. In questo caso parliamo di un drama storico, ambientato durante il Regno Joseon. Quando la sposa del Principe ereditario da alla luce due gemelli, simbolo all'epoca di disgrazia, il Re cerca in tutti i modi di nascondere l'accaduto eliminando la nascitura. La Principessa consorte la salva, ma negli anni successivi i due gemelli si rincontrano e scoprono la verità. A causa di una serie di eventi tragici la piccola Dam-yi è costretta a prendere il posto del fratello e a fingere di essere un uomo, il Principe Lee Hwi. A corte, una volta adulta, rincontra il suo primo amore, Jung Ji-woon, diventato suo precettore e ignaro della vera identità del Principe. Altra trama intricata ricca di segreti, inganni, tradimenti e doppie identità. The King's Affection è una serie storica ben fatta, costumi e ambientazioni sono bellissimi e inoltre ha dei personaggi davvero interessanti. Il racconto è complesso, io l'ho seguita quasi in contemporanea e l'ho trovata molto dolce e spesso anche divertente. Nonostante si tratti di una serie storica e a tratti piuttosto drammatica, non mancano siparietti molto divertenti, triangoli amorosi e una bella storia d'amore. Bravissima Park Eun-bin nel doppio ruolo e anche Rowoon che interpreta un personaggio semplicemente fantastico. Insomma drama consigliatissimo!

Su Viki ho visto invece Kill It, drama di genere completamente diverso dai precedenti. Parliamo infatti di una serie crime/thriller dove non c'è spazio per romanticismo. Protagonista è Jang Ki-yong che interpreta Kim Soo-hyun, un veterinario che in realtà è un sicario. Da bambino ha vissuto nel famigerato orfanotrofio Hansol, chiuso ormai da decenni ma che era tristemente famoso per i maltrattamenti sui bambini ospiti della struttura. Kim Soo-hyun è  freddo, distaccato, apparentemente privo di sentimenti. Le uniche persone che fanno parte della sua vita sono l'amico hacker che gli procura gli ingaggi e Seul-gi, una ragazzina che vive nel suo stesso palazzo e di cui si prende cura. A sconvolgere la sua esistenza arriva però Do Hyun-jin, una poliziotta legata alle vicende dell'orfanotrofio Hansol. Questo k-drama ha delle caratteristiche molto diverse rispetto agli altri. Innanzitutto non c'è una storia d'amore, quindi se cercate il romanticismo qui non ne troverete. Il drama si concentra piuttosto sulle indagini relative all'orfanotrofio da cui arriva il protagonista. Anche in questo caso abbiamo una trama ricca di segreti e mistero che vengono svelati pian piano. A me è piaciuta moltissimo, in particolare ho apprezzato le interazioni tra i personaggi che, pur non avendo nessun legame, in realtà sono una vera e propria famiglia. Ma vi avviso anche qui l'happy ending non c'è, si soffre solo. In ogni caso, se cercate un drama un po' diverso dal solito, questo potrebbe fare al caso vostro. 

Andiamo avanti con un altro drama che ho visto su Viki, Doom at your service. Protagonista è Park Bo-young che interpreta Tak Dong-Kyung, una giovane donna che lavora come editrice e che ha avuto una vita molto difficile. Come se non bastasse le viene diagnosticato un tumore incurabile al cervello e scopre che quello che era il suo fidanzato è in realtà già sposato. Disperata una notte fa una richiesta particolare, desidera la fine del mondo. Ad accogliere inaspettatamente questa richiesta è Myul-Mang, il Doom del titolo che potremmo definire come il destino, il fato avverso, la distruzione. Lui le promette di evitarle qualsiasi dolore a patto che alla sua morte lei desideri la distruzione del mondo. Questo drama fantasy ha tutte le carte in regola per piacervi se amate le storie soprannaturali e cercate anche una buona dose di romanticismo. Quella tra Dong-Kyung e Myul-Mang è una storia che parte in modo piuttosto strano, ma pian piano le loro vite si intrecceranno. Devo ammettere che, a parte alcuni episodi un po' lenti, la serie si lascia guardare piacevolmente. I due attori protagonisti sono bravissimi, entrambi sono tra i miei attori coreani preferiti. Park Bo-young è bravissima nel dare volto ad una protagonista che nonostante tutte le disgrazie riesce ad essere forte e a rialzarsi sempre. Di controparte troviamo di nuovo Seo In-guk, un attore che secondo me è eccezionale in ogni ruolo, e in questo in particolare perchè riesce davvero a dare vita a tutta la complessità di un personaggio soprannaturale che desidera però disperatamente essere umano. Poi diciamocela tutta, se la distruzione avesse la faccia e il sorriso di Seo In-guk, penso che la invocheremo tutti senza remore. Tralasciando la parentesi frivolezza, la serie è molto interessante anche per i temi, si parla di vita, morte, malattia e lutto, ma mai in modo banale nè eccessivamente drammatico. Promossa a pieni voti!

Concludiamo questa carrellata di K-drama con quella che è stata la delusione più grande, Love Alarm, due stagioni da 8 episodi ciascuna su Netflix. Io ho visto solo la prima e non credo che guarderò la seconda perchè ho rischiato di addormentarmi ad ogni episodio. La serie parla di un'applicazione, chiamata appunto Love Alarm, che segnala alle persone che l'hanno scaricata la presenza nel raggio di 10 metri di qualcuno che prova dei sentimenti per loro. I risvolti dell'applicazione sono però pericolosi, diventa un'ossessione sapere se si piace a qualcuno, il numero di persone a cui si piace diventa motivo di gelosie e vendette e allo stesso tempo un ulteriore motivo di tristezza e sconforto per tutti quelli che non riescono a far suonare l'allarme dell'applicazione. I protagonisti del racconto sono degli adolescenti all'inizio della serie e assistiamo proprio alla nascita della storia d'amore tra Jo-joSun-oh, rispettivamente interpretati da Kim So-hyun e Song Kang. A completare il tutto un bel triangolo amoroso senza senso. Inutile girarci attorno, la serie non mi è piaciuta, l'ho trovata noiosa, in particolare per i personaggi e le interazioni. L'idea di base è in realtà molto interessante e ho apprezzato anche il modo in cui è stata sviluppata; i risvolti che la tecnologia, in questo caso un'applicazione, hanno sulla società e in particolare sui giovani è un tema super attuale. Non ho trovato però abbastanza interessante lo sviluppo e ho trovato i personaggi davvero noiosi e piatti, lei in particolare. Salvo solo Song Kang che è sempre bello da vedere, ma per il resto nada, non la consiglio. 

Ok, direi che anche oggi lo sproloquio ce lo siamo portati a casa. Alla prossima, buona visione!







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