[Recensione] Whale di Cheon Myeong-Kwan

Whale è uno dei romanzi che attendevo di più quest'anno. Uno dei finalisti dell'International Booker Prize del 2023 e primo romanzo di Cheon Myeong-Kwan, si presentava come un racconto a metà tra la realtà e la fiaba che trae spunto direttamente dal filone del realismo magico. E in effetti il racconto ha tutti gli elementi del genere ma in uno stile più tipicamente orientale.

Il racconto si sviluppa nel corso di diversi anni e principalmente segue le vite di tre diversi personaggi, tre donne le cui vite nel corso degli anni continueranno ad intrecciarsi. La prima è Geumbok, l'incarnazione dell'ambizione e della voglia di rivalsa; partita dal nulla costruisce un impero, continuamente influenzata dall'immagine di un'enorme balena che quasi la perseguita. Poi c'è sua figlia Chunhui, l'opposto della madre, muta, incapace di comunicare con gli esseri umani ma dotata di una particolare sensibilità che sarà la sua condanna. Infine la donna senza nome, con un solo occhio e in grado di controllare le api. É impossibile riassumere la trama di questo romanzo perchè troppo accade in queste pagine, troppi personaggi le animano, troppi racconti si intrecciano tra di loro.

Il romanzo è infatti corale, anche se le protagoniste principali restano sempre le stesse. All'inizio la narrazione sembra quasi caotica ma pian piano tutti i pezzi vanno al loro posto, andando a costruire un puzzle ricchissimo di eventi, storie e personaggi. L'autore ha uno stile che richiama quello di un cantastorie, che si erge sul racconto e che osserva dall'esterno senza giudicare. La narrazione è particolare, a tratti la definirei quasi strana e questo rende perfettamente il richiamo al realismo magico. Realtà e fantasia si mescolano continuamente, tanto che alla fine non si distinguono più l'una dall'altra.

Nonostante mi sia piaciuto, ho trovato alcuni elementi eccessamente eccentrici e sui generis. Avrei evitato alcune disgressioni a favore di altro e forse avrei alleggerito la storia. Non ho apprezzato del tutto neanche la caratterizzazione dei personaggi femminili, che ho trovato troppo stereotipati a tratti. In generale però Whale è una prova di scrittura ben riuscita, caratterizzata da una storia originalissima, spesso anche divertente, e in cui i personaggi animano le pagine diventando quasi reali. Racconta di una Corea che non c'è più e descrive perfettamente la sua evoluzione. Tra balene, elefanti, fabbriche di mattoni e donne che prendono in mano il loro destino, vi troverete a leggere e leggere ancora, catturati in questa spirale di magia e pazzia. Buona lettura!

“Così come tu ti sei ricordata di me, qualcuno si ricorderà di te e sarà come esistere.

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