[Recensione] Spietate promesse di Rebecca Ross
Spietate promesse è il seguito di Divini Rivali, il romanzo che conclude la duologia di Rebecca Ross ambientata in un mondo in cui due antiche divinità sono in guerra. Il conflitto tra Enva e Dacre non ha tregua, l'avanzata dell'esercito di Dacre prosegue imperterrita ed è in arrivo nella città di Oath. Avevamo lasciato Roman e Iris separati; mentre il primo si trova prigioniero, Iris torna al fronte cercando risposte sull'origine di quel terribile conflitto che sta distruggendo milioni di vite, e sopratutto cerca un modo per mettersi nuovamente in contatto con Roman.
Rispetto al primo volume della storia che mi aveva folgorata, ho trovato questo secondo volume più sottotono. L'ho letto comunque in pochissimo tempo perchè Rebecca Ross scrive molto bene e ha la capacità di tenere il lettore incollato alle pagine, ma l'ho trovato meno originale del primo capitolo.
Probabilmente quello che mi è piacuto meno è il fatto che ci siano stati pochi approfondimenti in merito al world building; molte cose restano un po' in sospeso e in generale ci vengono date poche risposte ad esempio sulle origini delle divinità e sulla storia di Enva e Dacre. Altro punto poco positivo è il finale un po' affrettato, dopo tante pagine che magari si potevano anche evitare dove non succede quasi nulla, arriviamo agli ultimi capitoli in cui tutto viene concluso in poche pagine.
I personaggi di questo racconto, che avevo apprezzato particolarmente nel primo volume, subiscono un po' di cambiamenti. Ad uscirne vincitrice è sicuramente Iris, che penso sia il personaggio meglio tratteggiato del racconto, mentre Roman è un po' sottotono, sopratutto se lo paragoniamo al Roman di Divini Rivali.
Detta così potrebbe sembrare che il libro non mi sia piaciuto, ma in realtà non è affatto così. Quella di Rebecca Ross resta una bella prova fantasy originale, un racconto che si lascia leggere tutto d'un fiato, una storia che intrattiene ed emoziona. Buona lettura!
“Una melodia che mi ricordi che, anche quando mi sento persa, gli uccelli continuano a cantare, la luna a crescere e calare, e le stagioni a susseguirsi.”