Recensione ~ Le rane di Mo Yan

Le rane è un romanzo dell'autore premio Nobel Mo Yan, un racconto ambientato principalmente negli anni 60 del secolo scorso e che si concentra sul periodo in cui in Cina era attivo il programma di controllo delle nascite. La storia si svolge nella regione di Gaomi e vede come protagonista principale Wan Xin, l'unica levatrice della zona che diventa in breve tempo, anche se giovanissima, la respnsabile di tutte le nascte della regione, la donna a cui tutti si rivolgono in caso di problemi. Tutto cambia quando il partito avvia il programma di controllo delle nascite e la "arruola". Wan Xin diventa l'opposto di quello che era, da levatrice portatrice di gioia si trasforma nello strumento del partito e invece di aiutare le donne a partorire, le costringe a interrompere le gravidanze.

A narrare la storia è Girino, alter ego del nipote della donna, che ripercorre la storia della zia trasformandola alla fine in un'opera teatrale che funge da testimonianza ed espiazione insieme. Girino è Mo Yan, lui stesso ha ammesso di aver fatto abortire la moglie e questo racconto sembra a tutti gli effetti un modo per fare espiazione, un'ammissione di colpa e anche un mezzo per esorcizzare il dolore che ne è derivato.

Con una scrittura intrisa di realismo magico, ricca di significato ma allo stesso tempo scorrevole e profondamente ironica. l'autore racconta un pezzo di storia della Cina contemporanea e lo fa con estrema onestà e senza risparmiare nulla al lettore. Si tratta di un pezzo di storia terribile e dolorosissimo, lo si percepisce in ogni pagina, nei racconti delle donne che tentavano in ogni modo di salvare i loro bambini, nelle testimonianze di Girino che rappresenta chiunque scelse il silenzio, lo si sente nelle parole e nelle visioni della zia che una notte si perde in un campo e nel gracidare delle rane pensa di riconoscere il pianto dei bambini mai nati.

Ho trovato questo romanzo meraviglioso, mi sono persa nelle immagini che emergono dalle pagine. Si tratta di un romanzo corale e familiare che si trasforma poi in una dimensione ben più grande e che racconta della Cina e dei cambiamenti che ha vissuto in modo eccelso. É una storia dolorosa in cui il rimorso e la colpa la fanno da padroni, una colpa che non potrà mai essere espiata. É racconto e denuncia insieme, realtà e magia che si fondono nelle pagine, complesso quanto la realtà in cui è ambientato. Buona lettura!

“Chi ha commesso una colpa non può e non ha il diritto di cercare la morte, deve vivere, sopportando la sofferenza, friggere come un pesce rivoltato nell'olio, cuocersi nel dolore, come una medicina nel calderone, per scontare la sua colpa, fino a quando sarà lavata e soltanto allora trovare pace nella morte.”

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