Recensione~Il pianto delle troiane di Pat Barker

Il pianto delle troiane è il secondo volume della saga di Pat Barker dedicata alle donne di Troia iniziata con Il silenzio delle ragazze. L'autrice rivisita alcuni classici greci e lo fa utilizzando il punto di vista delle donne. Ritorniamo a Troia, ormai ridotta a un cumulo di macerie e cadaveri. I greci hanno vinto ma sono intrappolati da un vento che gli impedisce di fare ritorno a casa. La vittoria assume un sapore dolce amaro e si scontra con i fantasmi che abitano quelle spiagge.

Le donne troiane dell'accampamento restano prigioniere, schiave dei greci. A parte alcune di loro, come Briseide incinta dell'eroe Achille e trattata con molta più considerazione, tutte le altre, inclusa la regina Ecuba, la principessa Cassandra e la vedova Andromaca, sono serve degli stessi uomini che hanno distrutto la loro casa e ucciso la loro famiglia. Sono tante le donne che animano questo racconto, così come tante sono le storie che si intrecciano nell'accampamento.

A differenza de Il silenzio delle ragazze che avevo apprezzato tantissimo, devo ammettere che Il pianto delle troiane mi ha un po' delusa. Resta un bellissimo racconto che rivisita il mito concedendo spazio a chi di spazio non ne ha mai avuto, ma rispetto al primo volume della saga è molto più lento. Succede molto poco in queste pagine e un po' manca anche il pathos del primo volume. 

Tutto il romanzo è permeato di un'aura pesante, scura, esattamente come quella che si respira nell'accampamento greco. Ho trovato molto interessanti alcuni spunti, come ad esempio il modo in cui viene trattato il personaggio di Pirro, il figlio di Achille, o ancora come vengono sviluppati i personaggi di Ecuba, Elena e Cassandra

Per quanto abbia trovato noiose alcune parti della storia, devo dire che la Barker ha comunque la capacità di tenere il lettore incollato alle pagine e di trasportarlo nella storia. Resta un romanzo molto meno incisivo del precedente, ma comunque molto bello e ricco di immagini affascinanti sospese tra mito e realtà. Buona lettura!

“Gettò indietro la testa ed emise un lamento, un lamneto lunghissimo che sembrava non avere mai fine. Il gruppetto di donne si fece più vicino e si unì al suo grido, finchè tutte da donne divennero lupi, e lo stesso, terribile ululato fuoriuscì da cento gole...Tutte noi piangevamo la perdita della madrepatria - piangevamo i padri, i mariti, i fratelli, i figli, chiunque avessimo amato. Tutti gli uomini trascinati via da quella scura marea di sangue. Se mai è accaduto che le voci dei viventi giungessero al regno dei morti, è stato di certo quel giorno; ma nessuno ci rispose.”

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