[Libri per Ragazzi] Sei la mia stella di Elisabetta Belotti
SINOSSI
Leone è un ragazzo di periferia che odia parlare ma ama disegnare, scrive canzoni rap e si sente in gabbia, prigioniero del suo quartiere e del suo passato. Stella è una ragazza di buona famiglia che cerca nei libri il modo per superare un grande dolore. Vengono da due mondi diversi, anche se vivono nella stessa città: ognuno chiuso nella propria bolla, conducono esistenze separate che sembrano destinate a non sfiorarsi mai. Ma un giorno, per caso, i loro cammini s’incrociano e dall’incontro di due mondi così diversi nasce un amore imprevisto e tenace, ma minato da mille ostacoli. Riusciranno insieme a trovare il coraggio di crescere e di vedere ciò che li lega al di là delle evidenti differenze? Una storia che racconta il coraggio di cambiare un destino già scritto, inseguendo i propri sogni e la forza di un amore che supera ogni difficoltà.
TEMATICHE
Amore Come nelle classiche storie di formazione, i protagonisti sono due ragazzi alla ricerca del loro posto nel mondo: il tema della crescita e dell’affrancamento dalla propria famiglia d’origine si intreccia al rapporto sentimentale che nasce, imprevisto, tra un ragazzo nato in un quartiere degradato e una ragazza di famiglia ricca. Dalla scintilla iniziale, attraverso la conquista della fiducia reciproca e dell’impegno alla sincerità, l’attrazione si trasforma in un forte sentimento, capace di cambiare in meglio la vita dei due giovani.
Riscatto Leone è cresciuto in un quartiere dove è facile far finta di non vedere le piccole e grandi manifestazioni di illegalità per non avere problemi e per sopravvivere tenendosi al largo dai guai. L’incontro con Stella gli darà la forza di prendere finalmente posizione e di esporsi contro alcuni ragazzi che conosce dall’infanzia, fino al punto di rischiare anche la vita. La forza di scegliere da quale parte stare, senza voltarsi dall’altra parte è una conquista per Leone, che per fare la cosa giusta è disposto persino a rischiare il suo amore per Stella.
Musica La forza dirompente delle passioni (la musica per Leone, i libri per Stella) colora le vite dei due protagonisti e dà loro uno scopo e un sogno, personale e lavorativo, da perseguire.
ESTRATTO
All’inizio sembra tutto strano: poca luce, troppe persone, musica troppo alta.
Ho paura di non farcela, forse sarebbe stato meglio non venire. Guardo Anna e lei mi prende per mano. – Vieni con me, forza!
Mi lascio trascinare e poco alla volta comincio a riassaporare quella sensazione di leggerezza che ballare mi ha sempre dato. Leggerezza e libertà. Dopo pochi minuti, torno a sentirmi una quasi ventenne il cui unico pensiero è ridere con l’amica di sempre, a ritmo di musica.
Mi sembra di dimenticare tutto: la tensione delle ultime settimane, l’ennesima discussione con papà, gli sbalzi di umore di Tommy.
All’improvviso, le luci si abbassano ulteriormente e sul palco del deejay salgono due tipi: sembrano gemelli, ma uno è molto più alto dell’altro. Sono conosciuti, almeno in questo locale, perché molte persone attorno a me iniziano a fischiare e alcune ragazze gridano come vere groupie. Li vedo bene, perché ci siamo spostate praticamente sotto il palco.
Indossano entrambi maglietta bianca, pantaloni neri, quelli ampi della tuta e cappellino nero. Tengono lo sguardo a terra e la testa bassa: magari pensano di sembrare dei veri duri. Faccio una smorfia e Anna mi sorride alzando le spalle. In mezzo a loro c’è un ragazzo che inizia a urlare nel microfono. Li presenta come se fossero dei pugili. Quello basso si chiama BJ, quello alto LionKing. Le groupie urlano per tutti e due, quindi non capisco se c’è un favorito.
A un certo punto quello più basso inizia a rappare. Perché mi sono fatta convincere? A me non piace il rap, e i rapper italiani poi, pallide imitazioni di quelli americani. Ragazzini normali che giocano a fare i duri e poi tornano a casa dalla mamma a farsi lavare le magliette. Mentre ascolto la solita litania, versi sincopati infarciti di parolacce, vedo l’altro rapper alzare la testa e togliersi il cappellino.
Quando guarda passa in rassegna il pubblico, per un attimo solo, mi dà modo di vedere i suoi occhi. Sono scuri, profondi e molto belli. Sembra quasi… no, decido che è impossibile, non può essere lui. Un secondo dopo li riabbassa, come a cercare la concentrazione necessaria. Dalla frequenza delle parolacce dell’altro capisco che gli sta lanciando una specie di sfida.
Ora tocca a lui, infatti: inizia a rappare con un tono di voce basso, monocorde. Ha ripreso l’ultima frase dell’altro tizio e poi replica aggiungendo parole su parole. Non urla, non alza la voce, non guarda il pubblico. Mantiene gli occhi fissi a terra, scandendo bene le parole, nonostante la velocità con cui le pronuncia. C’è qualcosa di ipnotico nella sua esibizione, non riesco a smettere di ascoltarlo, né di fissarlo. Non ammicca, non si agita, non si produce nelle smorfie né nelle mosse tipiche dei rapper, e il contrasto con il suo avversario è impietoso: lui sembra uno sciamano che parla, l’altro un pagliaccio che si dimena.
Lo scambio prosegue serrato, mentre inizio a capire perché a qualcuno possa piacere il rap. C’è sfida, calore, scontro, rabbia. C’è elettricità.
AUTORE
ELISABETTA BELOTTI
è nata e vive in provincia di Bergamo. Laureata in Lettere moderne all’Università Cattolica di Milano, insegna da molti anni nella scuola secondaria di primo grado. Si occupa anche di social e adolescenti, bullismo e cyberbullismo. Ha pubblicato libri rosa per Edizioni Cento Autori e libri per bambini. Dopo Viola nella rete, pubblicato da El (Einaudi ragazzi) nel 2020, il suo ultimo libro è Sei la mia stella (Edizioni EL, ottobre 2021).