[K-Drama] The Glory - Melancholia - D.P. - 18 Again - Love to hate you

Buona giornata cari Lettori! Come state? Oggi torniamo a parlare finalmente di K-Drama. Dall'ultima volta ne ho visti un po', ma parleremo di quelli che mi hanno convinto di più.

Partiamo con quello che è uno dei drama più chiacchierati dell'ultimo periodo: The Glory. Si trova su Netflix, è diviso in due parti. I primi 8 episodi sono già disponibili, gli altri sono in arrivo questo venerdì. Diverso dai soliti drama, The Glory è la storia di una vendetta. Dong-eun è stata vittima di bullismo durante gli anni scolastici, principalmente ad opera di Yeon-jin e della sua combriccola. Nessuno l'ha aiutata, nè la famiglia, nè gli insegnanti; questo nonostante gli episodi di bullismo si facessero sempre più violenti, fino a costringerla ad abbandonare la scuola. Dopo 17 anni ricompare sulla scena con un piano di vendetta studiato nei minimi dettagli. Interpretata da Song Hye-kyo, che in questo ruolo ho trovato perfetta, la protagonista è determinata a distruggere la vita di tutti quelli che hanno distrutto la sua. Molto tosta da guardare, questa serie mette in scena un racconto tratto da una storia vera. La regista è Kim Eun-sook, già autrice di tantissimi drama di successo, e in questo racconto ha dato il meglio di sè portando sullo schermo una storia di dolore e vendetta, che mette radici anche nel politico restando comunque molto introspettiva. Io l'ho divorata in poche sere e sono molto curiosa di scoprire come continuerà il racconto. Consigliatissima!

Altro drama che mi è piaciuto moltissimo, stavolta disponibile su Viki, è MelancholiaIl racconto inizia quando Ji Yoon-soo, una talentuosa insegnante di matematica, inizia a lavorare in una prestigiosa scuola privata. Qui incontra uno studente, Baek Seung-yoo, che scopre essere un genio della matematica che dopo un brutto trauma ha abbandonato il suo sogno. La scuola in cui si sviluppa il racconto è un luogo di corruzione ed è proprio per mascherare quella corruzione che Yoon-soo finisce per essere usata come capro espiatorio. Il racconto si sposta poi avanti negli anni mentre i due protagonisti cercano di riscattarsi e portare alla luce tutta la corruzione dell'istituto, ma in generale di un sistema in cui il privilegio ha sempre vinto sul talento e l'onestà. Non mi aspettavo molto da questa serie e invece mi è piaciuta moltissimo. Ho apprezzato la delicatezza della narrazione, tutto il background matematico che ho trovato davvero affascinante e anche l'interpretazione dei due protagonisti. Im Soo-Jung bravissima nella sua interpretazione e lo stesso si può dire di Lee Do-hyun che è anche uno dei miei attori preferiti. Molto più lenta di The Glory, Melancholia però riesce allo stesso modo ad appassionare e commuovere.

Altra serie che ho visto su Netflix, e di cui dovrebbe presto uscire una seconda stagione, è D.P. Una delle serie più apprezzate nel panorama dei drama, racconta alcuni dei retroscena del servizio militare obbligatorio in Corea. Protagonisti Jung Hae-InKoo Kyo-Hwan, rispettivamente nei panni di Jun-ho e Ho-yul, due soldati che vengono assegnati al reparto che ha il compito di catturare i soldati disertori. Ogni episodio è dedicato ad una storia diversa. In ogni episodio assistiamo quindi ad un'indagine che solitamente ha per protagonista un soldato in particolare e la sua fuga. Molto interessante perchè si concentra in particolare sull'aspetto psicologico, sui motivi che spingono i soldati a tentare la fuga ad ogni costo. Si parla ancora una volta di abusi, di bullismo, di potere e di privilegio, che sono alla fine i temi centrali di tutta la storia. La serie è prettamente di stampo drammatico, ma riesce ad avere i suoi  momenti più leggeri, in particolare grazie al duo di protagonisti che è semplicemente eccezionale. Il racconto anche in questo caso è molto crudo, ma ha il merito di far luce su un sistema che ha più ombre di quello che ci si aspetterebbe. A mio parere una delle più belle serie coreane disponibili su Netflix.

Passiamo adesso ad un drama completamente diverso e se vogliamo molto più leggero. Si tratta di 18 Again, una serie composta da 16 episodi che ha per protagonista Hong Dae-young. Sposato da quasi vent'anni con Da-jung e padre di due gemelli, si trova a dover affrontare il divorzio e la perdita del lavoro. Stremato dagli ultimi drammatici eventi, riflette su tutto quello che avrebbe potuto fare di diverso quando era un ragazzo. Durante una notte di rimpianti torna ad essere un diciottenne, ma ricordando tutto quello che ha vissuto fino a quel momento. Dovendo adeguarsi ad una nuova vita, inizia a guardare al suo trascorso con occhi diversi. Un drama che definirei familiare, in cui al centro del racconto ci sono proprio i rapporti in famiglia e l'amore. Ancora una volta protagonista Lee Do-hyun, che in questo ruolo è praticamente perfetto, e tutta una serie di personaggi che gli ruotano intorno che rendono la storia quasi corale. Anche se tra tutti i personaggi lui resta il più bravo, probabilmente una delle sue migliori interpretazioni. Devo ammettere che ho amato questa serie, si ride, ci si commuove, si piange, insomma non manca nulla. Decisamente più leggero degli altri drama di cui ho parlato, ma non per questo meno bello. 

Concludiamo con Love to hate you, una serie Netflix nuova nuova che ho guardato lo scorso weekend. Solo 10 episodi e una storia tra il romantico e il divertente che mi ha conquistata in particolare per la protagonista. Yeo Mi-ran, interpretata dalla bravissima Kim Ok-bin, è un avvocato ma in realtà il suo principale passatempo è quello di scovare i peggiori uomini in circolazione e di punirli in modo più o meno convenzionale. Mi-ran è una donna indipendente, femminista, forte e non ha paura di essere diversa. Questo è il punto di forza della serie che mette in scena tutta una serie di pregiudizi che sono ancora tanto comuni nella società sudcoreana. Non si limita però a fare questo, altro protagonista è l'attore Nam Kang-ho, e grazie al suo personaggio si parla anche del settore dell'intrattenimento coreano, del modo in cui uomini e donne sono trattati e considerati diversamente e di tanti altri temi un po' tabù. É una commedia degli equivoci, romantica ma senza scadere nel banale, molto molto divertente e tanto ironica. All'apparenza potrebbe sembrare la classica commedia coreana un po' frivola, ma in realtà non è affatto così. É una serie molto attuale che in modo originale porta sulla scena una serie di temi davvero interessanti. Anche questa consigliatissima, poi sono solo 10 episodi che si guardano in un lampo!

Sto seguendo on air anche un drama storico, Our Blooming Youth, che sto amando ma ne parleremo meglio più avanti. Ho visto anche Sweet Home su Netflix, anche quello mi è piaciuto molto e aspetto la seconda stagione che dovrebbe uscire nei prossimi mesi.

Anche per oggi abbiamo finito. Alla prossima, buona visione!








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