Intervista a Claudio Secci
Ciao Claudio, benvenuto sul blog letterario “La Fenice Book”. Mi fa piacere ospitarti
e offrirti una tazza di caffè. Iniziamo subito. Raccontaci, di cosa ti occupi?
Ciao Rosa, in ambito artistico sono abbastanza poliedrico. Sicuramente mi piace
vedermi prima di ogni cosa come autore di romanzi, poi sono un lettore, di
fantascienza e thriller, infine compongo melodie che a volte divengono canzoni. Dal
2018 ho deciso di spendere le esperienze consumate con la mia attività artistica
personale a servizio degli altri, e così è nato il CSU, il Collettivo Scrittori Uniti.
Attraverso questa mission diamo visibilità a chi si affaccia al conflittuale e
controverso mondo della scrittura.
Hai fatto della tua passione una grande impresa. Sei felice? Snocciolami le emozioni
che ti trasmette.
Sicuramente le emozioni più grandi derivano dal confezionamento delle storie che
concepisco. Ma ultimamente sentire le musiche che fischiettavo da adolescente
diventare canzoni mi sta trasmettendo sensazioni uniche e impagabili. Comunque, il
bello del volontariato è il vedere la gioia negli occhi di chi percepisce il bene. O
evitare che si cada negli errori già commessi in passato.
Come è iniziata la tua avventura nel mondo del collettivo scrittori uniti? Hai un altro lavoro o questo è il tuo lavoro?
Ho ovviamente un altro lavoro, CSU è volontariato, non produce introiti. Il mio vero
lavoro mi impegna dieci ore al giorno minimo, ma mi piace e lo faccio ormai da 22
anni. Il CSU nacque nello scioglimento di un’associazione precedente, di cui mi
dispiaceva buttare al vento il lavoro fatto con le fiere. Ho scelto alcuni compagni
affidabili per comporre un direttivo e dare vita a opportunità sempre più allettanti
per gli emergenti.
Da Aprile possiamo trovare anche un Editoriale “Spazio Lettura” che tratta di
editoria. Come mai questa scelta di aprire un magazine?
Come è stata la prima esperienza?
Le prime impressioni sono buone, il lavoro è stato duro ma il prodotto sembra essere
stato gradito più o meno da tutti. Spazio lettura è uno dei tanti sogni nel cassetto che
prendono forma. Dare voce anche attraverso un cartaceo dalle proposte trasversali
che mettesse tutti d’accordo. Un confronto non troppo velato fra lo scrittore e il
lettore attraverso interessi che spesso convergono. Questo è prima di tutto Spazio
Lettura. Poi, non ti nascondo che assemblare e selezionare le idee di tante menti è
qualcosa di stimolante. Io in tutto questo sono un po' il collante e il garante. Spero di
riuscire a far bene.
Mi trovate anche come redattrice di Rubrica sull'editoria e varie. Su Amazon trovate il numero.
L’ultimo libro è “Il supervisore dei suicidi”, uno SciFi classico dove si incontrano
scienza, empatia, azione, suspense. Il protagonista è colui che a un certo punto deve
capire come prevenire una mania di suicidio di massa, apparentemente inspiegabile.
Noi l'abbiamo recensito, lo trovate qui.
I tuoi nuovi progetti quali sono?
A cosa stai lavorando?
Sto per pubblicare il mio primo Crime ambientato a Torino, e precisamente
sull’argine del Po. Nel mentre sto scrivendo il seguito del Supervisore e qualche
nuova canzone.
Grazie per il tempo dedicatomi Rosa!
Grazie d'esser stato con noi.
Ti auguro tanti bei progetti!
A presto.