Buon Pomeriggio Miei Cari Amici...Come vanno le vostre letture?!
Oggi per Voi un' Anteprima ma non demoderdete in questi giorni ci sarà un nuovo e particolare Giveway per VOI.
Mariangela Camocardi. Vive da sempre ad Intra, sposata, due figli e tre nipoti, si è avvicinata alla scrittura quando, nel 1983, una grave crisi industriale colpisce la provincia di Novara e lei, come tante altre operaie, perde il posto di lavoro. Decide così di realizzare il sogno che accarezza da lungo tempo: scrivere un libro e farlo pubblicare. Il “sogno nel cassetto” si avvera, e dal primo romanzo “Nina nel tricolore”, che Mondadori pubblica nel 1986, l’autrice ha dato alle stampe altre trenta opere sempre accolte con entusiasmo da un nutrito stuolo di lettrici appassionate dalle sue storie d’amore a sfondo storico.
Uscirà in questi giorni il suo Libro :
Sogni di vetro
21 Luglio 2011
Titolo: Sogni di vetro Autore: Mariangela Camocardi
Editore: Leggereditore
Pagine:288 Prezzo: 8,00€
Trama:
Quando una ragazza si presenta alla sua porta, sostenendo di aspettare un figlio da lui, il barone Vito Giordani rimane esterrefatto. È fermamente convinto di non aver mai incontrato la ragazza, tantomeno di essersi intrattenuto con lei. Chi è mai questa affascinante sconosciuta che dice di chiamarsi Virginia?
Vito sospetta che si tratti di una ricattatrice. Purtroppo l’orgoglio e la presunzione lo portano lontano dalla verità: la ragazza non è in cerca di soldi, ma è mossa da un sentimento sincero, quello che ogni donna vorrebbe poter seguire senza esitazioni. E per questo Virginia scompare senza lasciare traccia, spinta da un coraggio che solo le grandi eroine sanno tirare fuori. Determinato a ritrovarla, Vito si lancia in una ricerca che lo porterà a mettere in discussione tutte le sue convinzioni, fino a provare sulla propria pelle le emozioni più profonde. Soltanto così riuscirà a scalfire le sue difese e ad avvicinarsi a una donna che gli insegnerà cosa sia vivere e amare davvero fino in fondo.
Buio e Luce. Male e Bene. Il Krampus e San Nicola. Procedono di pari passo gli opposti a cui si lega la leggenda che vi proponiamo in questo periodo prenatalizio. Anche il Natale, tra luci e colori, gioia e armonia, ha la sua dose di creature orrorifiche, e così, accanto a Babbo Natale, ecco spuntare il suo alter ego oscuro, il Krampus. Oggi passiamo al lato oscuro del Natale. Partiamo dal principio. Le origini del nome si aggirano tra il bavarese Krampn, morto, putrefatto e il tedesco Kramp, che significa artiglio. L'aspetto del demone incrocia le sembianze caprine a quelle di un satiro ed è accompagnato da una colonna sonora di corni e campanacci con cui vaga per le strade dei paesi alla ricerca dei bambini cattivi. Ai suoni si accompagnano le frustate che questi esseri dalle sembianze mostruose distribuiscono nel caos creato al loro passaggio nelle vie. La storia narra che fu sconfitto dal Vescovo San Nicolò e da allora fu costretto a servirlo. Si t
"Se non fai il bravo chiamo (o viene) l'Uomo Nero! o "... Ninna nanna ninna oh, questo bimbo a chi lo do... Se lo do all'Uomo Nero se lo tiene un anno intero" o ancora " Non andare lì, c'è l'Uomo Nero che ti prende e..." nelle diverse varianti in cui questo personaggio tenebroso è stato utilizzato da genitori e affini. Neanche a dirlo, panico! Chi di noi infatti, quando era pargolo, non si è sentito fare almeno una volta questa terribile minaccia?! Domanda retorica. Tutti. O perlomeno, la maggior parte. Al punto che siamo cresciuti con il terrore dell' Uomo Nero che dal buio sarebbe apparso per portarci via chissà dove e chissà quando. Location principali di questo mostro terrificante restano, in verità, l'armadio e lo spazio sotto il letto. Ma chi è l'Uomo Nero ? Di lui si conoscono diverse varianti nel panorama mondiale. L'Uomo Nero o Babau o Babao , Barabao o Baubau , ad esempio in America Latina trova il suo
Se ci mettiamo davanti allo specchio, a lume di candela, e giriamo su noi stessi invocando il suo nome, lei apparirà. Una volta apparsa accanto al nostro riflesso non sarà facile sbarazzarcene, perché ci tormenterà fino a condurci a miglior vita o a farci perdere il senno. Per il nostro ciclo dedicato alle leggende, oggi è la volta di Bloody Mary. Lo sappiamo, le prime due cose che ci vengono in mente, e non necessariamente in quest'ordine, sono: la regina Maria I di Inghilterra e il famoso cocktail. Ma non è di questo che vi parleremo, bensì della storia di Mary. Una storia drammatica e dai risvolti horror. La ragazza fu sepolta viva. O meglio, questo fu ciò che accadde. Era giovanissima, aveva 16 anni, quando si ammalò di difterite. Nell'America del fine settecento, di queste, come di altre malattie allora diffuse, si moriva. Sfortunatamente, Mary cadde in coma. La madre, che aveva una forte fede, non si rassegnava al terribile destino di sua figlia. E così, qua