[Recensione] Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov

Il Maestro e Margherita è il capolavoro di Bulgakov, lo sappiamo tutti, tutti ne abbiamo sentito tessere le lodi, ma come si fa a parlare di un libro del genere? Come si traducono in parole le emozioni, le sensazioni, lo stupore e la bellezza che traboccano dalle pagine? 

Metafore su metafore, simboli, trame e sottotrame che si intrecciano continuamente creando un caleidoscopio di immagini e suoni meravigliosi. É una lettura che stupisce e quasi spiazza a tratti, sia per l'originalità che la contraddistingue che per la magia che permea praticamente ogni pagina.

Non è però solo un racconto surreale, ogni personaggio, ogni pezzo di racconto, ogni simbolo è utilizzato come metafora della Russia dell'epoca, delle sue contraddizioni. É un racconto infarcito di ironia, a volte divertente, a volte dissacrante. Nella pagine si susseguono episodi sempre più strani, in bilico tra realtà e fantasia. 

In questo romanzo si trova anche una storia d'amore, quella tra Margherita e il suo Maestro

Seguimi, lettore! Chi ti ha detto che non esiste al mondo l'amore eterno, fedele autentico? Sia tagliata a quel bugiardo la lingua scellerata! Seguimi, lettore, segui me soltanto, e io ti mostrerò un simile amore.

Un amore che nasce da un incontro casuale, che resiste al tempo, al dolore, alla separazione. Un amore che rinasce dalle sue ceneri, per me una delle più belle storie d'amore della letteratura.

L'amore è balzato davanti a noi dal nulla, come un assassino in un vicolo, e ci ha colpiti entrambi, nello stesso istante. Così colpisce la saetta, così colpisce il coltello a serramanico. Ma lei, in seguito, sosteneva che non era successo così, e che noi ci amavamo già da tanto, tanto tempo prima, senza conoscerci, senza esserci mai visti...Si, l'amore ci aveva colpiti all'istante. L'ho saputo quel giorno stesso, un'ora dopo, quando ci siamo trovati, senza accorgerci della città intorno a noi, sul lungofiume, sotto le mura del Cremlino. Chiacchieravamo come se ci fossimo lasciati il giorno prima, come se ci conoscessimo da molti anni.

Non starò qui a parlarvi del messaggio contenuto in questo racconto, perchè in realtà ne è zeppo. Ci sono più livelli di lettura, infatti credo che lo rileggerò a breve per capire meglio. Ho trovato bellissimo il contrasto continuo tra bene e male, che fa un po' da fil rouge a tutta la storia. 

Meraviglioso viaggio nel bizzarro, tante immagini che si sovrappongono, tanti personaggi, tante storie. Non ho capito tutto, non credo un romanzo del genere possa essere capito al 100%. Ma la bellezza di questo racconto è talmente tanta, è tanto potente, che non c'è bisogno di capire tutto. Semplicemente si legge, stupiti da ogni particolare, commossi da tanto splendore.

“Che cosa avrebbe fatto il tuo bene se non fosse esistito il male, e che aspetto avrebbe la terra se da lei scomparissero le ombre?


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