[Korea 사랑해 #1] K-Pop & Dintorni

Inauguriamo oggi una nuova rubrica a cui sto pensando da qualche mese. Ormai anche i muri sono a conoscenza della mia passione per la cultura coreana; è da qualche anno che mi sono avvicinata alla musica e ai drama coreani, cosa che mi ha permesso poi pian piano di appassionarmi alla cultura coreana in generale. Nell'ultimo anno ad esempio ho letto e amato diversi libri di autori coreani e ho iniziato anche a studiare la lingua, uno studio che mi dà molta soddisfazione perchè mi piace moltissimo ma che ovviamente per il momento dà scarsi risultati.

Tutto questo grosso preambolo per introdurvi questa rubrica che sarà dedicata alla Corea del Sud in generale, non ho ancora una scaletta precisa ma sicuramente parleremo di musica, drama, cibo coreano, libri e ho in programma anche qualche approfondimento dedicato alla storia di questo paese che, man mano che imparo a conoscerlo meglio, mi affascina sempre più. É un paese ricco di contraddizioni, in cui passato e futuro vivono ancora guancia a guancia, ed è forse questa una delle cose che mi attrae di più. 

Di cosa potevamo mai parlare nella prima puntata di questa rubrica? Iniziamo con qualcosa di semplice e che, rispetto ad altri temi, conosco abbastanza. Oggi parliamo del magico mondo del K-Pop.

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla 한류 (Hallyu), la Korean Wave, che ha permesso alla cultura di massa sudcoreana di diffondersi a livello globale. La crescente popolarità di questo fenomeno ha reso la Corea del Sud una meta super gettonata, tanto che appena eliminate alcune delle più severe restrizioni anti covid, Seoul in particolare è stata presa d'assalto da tantissimi turisti.

Diffusasi principalmente attraverso musica, drama, show televisivi e cosmetici, la Korean Wave ha contagiato anche l'occidente. Ed è qui che arriviamo a parlare del K-pop. La Korean popular music, abbreviata per l'appunto in K-pop, raggruppava un po' tutta la musica popolare coreana, indipendentemente dal genere a cui apparteneva. Oggi il termine è usato perlopiù in riferimento alla musica pop coreana e in particolare al mondo degli idol. Mondo che ci sembra all'apparenza patinato, colorato, quasi superficiale, ma in realtà non è così.

Gli Idol coreani iniziano a prepararsi al debutto fin da ragazzini, per anni si allenano nel canto, nel ballo e nel rap. Il mondo del K-pop è molto diverso da quello a cui siamo abituati, me ne sono resa conto immediatamente quando ho iniziato ad appassionarmi al genere. Gli artisti coreani hanno un rapporto particolare con i loro fan, ci sono fandom immensi, tanti incontri, loro stessi interagiscono con i rispettivi fandom anche attraverso dei social dedicati condividendo momenti giornalieri della loro vita. É un rapporto che somiglia più a un'amicizia, a volte quasi ad un amore, passatemi il termine.

É un mondo duro, gli idol sono sempre sotto i riflettori e se devo essere sincera io non scambierei mai la mia vita, per quanto monotona e normale sia, con la loro. L'industria coreana del K-Pop ha tanti problemi, a partire dal cyberbullismo fino ad arrivare a problemi legati ad ansia e depressione di cui spesso gli idol soffrono ma di cui neanche si parla. Mai come in questo caso il detto non è tutto oro quel che luccica è azzeccato.

Passando alla musica, il K-Pop è un genere principalmente pop, arricchito spesso da influenze che arrivano dal mondo R&B, hip hop e anche dal rock a volte. Quello che sicuramente lo contraddistingue è l'attenzione che viene dedicata alla parte visiva delle esibizioni. Coreografie complicate, trucco e capelli curati fin nei minimi dettagli, outfit spettacolari, insomma a livello visivo il K-Pop è particolarmente accattivante. Questo però non lo rende meno profondo, è chiaro che ci sono gruppi più "chill", ma ce ne sono anche tanti altri che hanno moltissime canzoni con testi profondi e attuali.

Potremmo stare qui ore a parlare di gruppi K-Pop, che sono tantissimi, davvero troppi, e ogni anno ne debuttano di nuovi. Tra i gruppi che hanno fatto la storia del K-Pop troviamo i Super Junior, le Girls' GenerationBig Bang, le Wonder Girls, gli Shinee, tutti gruppi che hanno contribuito all'enorme successo che poi il genere ha avuto negli anni. 

Parlando invece di gruppi più recenti, non possiamo non menzionare i BTS. Anche chi non ascolta il genere li conosce, è impossibile non conoscerli, anche perchè quello dei BTS è ormai un fenomeno mondiale che trascende la musica. Probabilmente dedicherò una puntata della rubrica ai Bitti, sapete che li seguo da un po' ormai e sono sicuramente tra i miei preferiti. Non solo per la musica, che amo e ascolto costantemente, ma anche per i messaggi che trasmettono ai loro Army

Credo però sia sbagliato associare il K-Pop ai soli BTS, ci sono tanti altri gruppi che negli ultimi anni hanno scalato le classifiche di mezzo mondo. Got7, Blackpink, Monsta X, Mamamoo, Exo, Ateez, Seventeen e tanti altri. Da non dimenticare poi le band sudcoreane, un'altra realtà che spesso si perde all'interno del mondo del K-Pop ma che può contare su artisti talentuosi. Io non li definirei neanche K-Pop perchè si distinguono dalla massa, concentrandosi sulla musica piuttosto che sulle coreografie. 

Ma cosa rende il K-Pop tanto amato? Oltre al fattore estetico, io credo che ci sia una componente legata principalmente alla musica e alle emozioni che trasmette. Partiamo dal presupposto che il coreano è la lingua del K-Pop, ed è una lingua che ci è poco familiare. Nonostante questo la musica riesce ad arrivare e a superare le barriere linguistiche. Vi parlo per esperienza personale, per me il K-Pop è diventato una sorta di boost di serotonina, io lo ascolto perchè mi mette allegria, mi permette di dimenticare per qualche momento tutto quello che ho intorno. Ho una playlist in continua espansione su Spotify che ho chiamato proprio K-Serotonin (QUI se volete dare un'occhiata), per me è un po' la mia comfort music, non so spiegarvelo meglio di così. 

In più amo la lingua e amo sentire cantare in coreano, è una lingua talmente bella e musicale che è un vero piacere ascoltarla. Altra cosa che mi piace particolarmente e che riguarda principalmente i gruppi maschili, è il modo in cui rompono con quelli che sono gli standard di mascolinità dell'Occidente. Gli Idol coreani sono spesso truccati, cambiano colore di capelli molto spesso, sono curati, insomma gli standard di bellezza sono diversi dai nostri. Ma questo non è un motivo per disprezzarli o per diminuirne il valore a livello musicale, cosa che invece succede sempre. Al contrario, io penso che conoscere qualcosa di diverso sia sempre positivo perchè ci permette di crescere e di confrontarci con idee che possono solo arricchirci.

Il discorso cambia completamente quando invece si parla dei gruppi femminili, ed è questa una delle parti del K-Pop che mi piace decisamente meno. Le idol devono affrontare misoginia, pregiudizio, vengono costantemente giudicate per il loro aspetto. Questo discorso vale anche per gli uomini, ma per le donne viene esasperato. Ma di questo tema, e anche di femminismo, parleremo in una puntata dedicata perchè c'è tanto da dire.

Come dicevo potremmo stare a parlare per ore del fenomeno K-Pop, di gruppi famosi, del bello e del brutto che nasconde questo mondo. Non sono un'esperta ovviamente, quello che lo so l'ho imparato nel corso di questi mesi e ovviamente ci sarebbe molto altro da dire. Il post è già chilometrico, quindi direi che per oggi la chiudiamo qui. Sicuramente torneremo a parlare di K-Pop e di musica, ma magari più avanti. La Corea del Sud non è solo questo, ha tanto altro da offrire e mi piacerebbe farvela scoprire pian piano esattamente come ho fatto io. 

Spero che la rubrica possa interessarvi, vedremo dove ci porterà questo viaggio virtuale! Intanto sono curiosa, vi piace il K-Pop, lo ascoltate? Mi raccomando, se avete qualche suggerimento su gruppi e artisti scrivetemelo qui sotto, io sono sempre alla ricerca di novità! 

A presto! 사랑해! 




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