[Recensione] Bly di Melania Soriani

Nei ringraziamenti finali dell'autrice c'è una frase che non conoscevo e che mi ha colpita molto. L'autrice cita un film di Fellini in cui viene detto: "Vogliamo abitare la Terra, questa Terra, ma non più per fare da concime come avviene da quattromila anni." Bly è il racconto di come una donna, in un periodo storico in cui i diritti delle donne erano ancora inesistenti, è riuscita ad abitare questa Terra diventando protagonista e non più comparsa.

Nellie Bly è un nome molto conosciuto che salta fuori ogni qualvolta si parla di femminismo e di giornalismo. Nata Elizabeth Jane Cochran, fin da bambina dimostrò di essere molto diversa dalle sorelle. Incuriosita dai libri e da un mondo che fino a quel momento era stato precluso alle donne, la piccola Pink lotta prima contro una serie di eventi che la rendono orfana e povera e in seguito con le difficoltà nel trovare un lavoro che le permetta di aiutare la famiglia e realizzare i suoi sogni. Costretta ad abbandonare gli studi, Pink approda a Pittsburgh dove per la prima volta realizza quanto sia radicato il maschilismo nella società e quanto le donne sono oggetto di disparità in qualsiasi settore.

É proprio a Pittsburgh che inizia la sua carriera di giornalista, Pink diventa Nellie Bly e inizia a battersi per portare alla luce le storie di donne che vedono negati i loro diritti. Ero molto curiosa di leggere questo libro, Nellie Bly è un personaggio che ho sempre trovato di grande ispirazione, il suo reportage 10 giorni in manicomio mi sorprese per il coraggio e l'audacia nell'approcciarsi ad una storia di quel tipo.

Pur trattandosi di un romanzo, diverse parti del racconto sono romanzate, la storia di Nellie Bly emerge in tutta la sua forza dalle parole di Melania Soriani. Ho apprezzato lo spazio dato alle diverse parti della vita della scrittrice, dall'infanzia fino alle imprese giornalistiche. Interessante anche il tono del racconto che scorre via molto velocemente. Non è privo di difetti, ho trovato alcune parti un po' affettate, ma in generale mi è piaciuto molto perchè l'autrice è stata in grado di raccontarla con onestà.

Nellie Bly ha combattuto tante battaglie, si è spesa per le donne, ha fatto luce sulle loro condizioni, ha compiuto imprese che sembravano impossibili. Questo romanzo in un certo senso celebra la sua vita, restituendoci il ritratto di una donna tenace, coraggiosa e disposta a lottare per sè stessa e per gli altri. Molte delle battaglie che ha combattuto sono ancora in corso oggi, ma la figura di Nellie Bly e il lascito che ci ha lasciato continuano ad essere di grande ispirazione.

“Ci viene chiesto di essere tutte uguali. Spose e madri, operaie o domestiche. Un esercito di femmine laboriose e sorridenti in una casa per bambole. E in cuor nostro siamo davvero spose e madri, operaie e domestiche; ma anche - perchè no? - contabili e attrici, letterate e pittrici, poliziotte e bottegaie; con la pelle bianca come il latte, scura come il caffè o ambrata come un tè orientale. Non siamo tutte uguali. Siamo uniche. Irripetibili.


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