Anno 2047. Robert sta per raggiungere i suoi obiettivi aziendali e sposare Chiara. Conosce Riccardo, chef, che teme che la qualità della sua cucina peggiori di anno in anno a causa dei duri colpi inferti all’ambiente. Quando salgono insieme sullo stesso aereo alla volta delle campagne in California, non possono immaginare che giungeranno in realtà sul pianeta Blaze e che quella strana e inaspettata esperienza possa tradursi nel rischio di non poter riabbracciare mai più i loro cari. Riusciranno a capire qual è davvero il loro impatto sul pianeta, a superare l’esame di umanità che gli verrà proposto da un certo chef Pascal e a tornare alle loro vite? I tempi scorrono sul pianeta terra controllato dalla Polizia Sanitaria e diviso in zone ricche e protette e zone insicure esposte ai cambiamenti climatici. Un romanzo, un manuale, per esorcizzare la paura dell’estinzione con la scoperta della nostra più grande capacità, quella di essere umani e conoscere l’amore.
L'autrice
Jacopo Stante è entrato nell’editoria ultraquarantenne per avere più materiale di esperienze umane da
descrivere. Scrive per desiderio di raccontare e dare speranza oltre il
realismo minacciato dal cambiamento climatico. Si considera un osservatore
affascinato dell’umano e dalla sua capacità di vedere oltre i dettagli e di
imparare dal passato e dal presente, dagli errori e dal successo, perdonarsi,
andare avanti e costruire il futuro. Vive tra l’Italia e gli Stati Uniti.
Come è nata la tua passione per la scrittura?
Scrivere per me è una necessità. Scrivo per esprimere quello che a volte faccio fatica a dire a voce, scrivo per lasciare un messaggio, scrivo perché è la forma d’arte che più mi si addice, scrivo perché mi fa sentire più vero.
Scrivere ha portato tantissimi benefici. Mi sento molto più completo e collegato con gli elementi naturali e le persone che mi circondano. Scrivere mi ha reso più sensibile alle storie e ai sentimenti altrui. Apprezzo molto di più la gentilezza d’animo.