[Ci sono cose che bisogna imparare a sopportare.] Pelle di foca di Su Bristow

Buona giornata cari Lettori! Oggi parliamo di una delle ultime uscite targate Edizioni E\O, si tratta di un romanzo che mette al centro del racconto una leggenda scozzese davvero particolare.

Pelle di foca è un romanzo davvero magico e particolare che si incentra sulla leggenda scozzese delle selkie, le donne foca. La storia inizia una notte quando, sotto la luce della luna piena, alcune foche si spogliano della loro pelle e diventano momentaneamente umane. Ma non sono da sole, anche Donald, un giovane pescatore, si trova nello stesso posto quella notte ed assiste a tutto. Preso dalla bellezza di quello a cui sta assistendo, Donald compie un'azione sconsiderata: ruba una delle pelli che si trovano sulla spiaggia.

Una delle donne quindi non riesce a tornare alla sua vera forma e viene rapita da Donald che la porta a casa dalla madre Bridie. La chiameranno Mairhi, e Donald sarà costretto a sposarla, dopo averla privata della libertà di poter tornare alla sua vera natura. La selkie non parla e non capisce la cultura umana; pian piano però, pur restando profondamente attaccata alle sue origini, imparerà a comprendere gli esseri umani, ad amarli addirittura e a diventare parte di quella piccola comunità che all'inizio l'ha guardata con tanto sospetto.

Questo libro mi ha attirato sin dalla prima volta in cui ho letto la trama; avevo già sentito parlare di questa leggenda e leggere un libro basato su di essa è stato un po' come ascoltare quelle storie fatte di magia che si narravano una volta. La storia ha un bel ritmo, ma quello che colpisce per primo è sicuramente lo stile dell'autrice. Infatti lo stile è molto poetico ed evocativo, in poche frasi la Bristow riesce a catturare il lettore e a trasportarlo con la forza delle sole parole in questo piccolo villaggio scozzese.

Una delle cose che ho apprezzato maggiormente sono proprio i personaggi che si muovono all'interno di questo racconto. Tutti sono ben caratterizzati, ma sopratutto sono profondamente realistici e umani. Donald e Mairhi sono protagonisti indiscussi; entrambi sono oggetto di un percorso di crescita davvero notevole. Donald passa dall'essere un giovane uomo chiuso, timido e introverso e decisamente poco presente nella vita del villaggio, al diventare un padre di famiglia responsabile ed un valido membro della comunità. Mairhi da parte sua impara a diventare umana, ma non abbandona mai la sua vera natura.

Uno degli aspetti più interessanti è anche la reazione del villaggio al  nuovo, al diverso. In Mairhi vedono il pericolo, una novità che potrebbe spazzare via tutte le loro tradizioni, hanno paura di quella giovane donna un po' stramba. Ma lei pian piano riesce a conquistarli e il villaggio si adegua alla novità, cambia e smette di essere così legato al passato tanto da rischiare di non vedere il futuro che arriva.

La storia ha un sapore di altri tempi, una vena di magia ma allo stesso tempo anche di malinconia che pervade tutto il racconto e che fa un po' da fil rouge. La leggenda delle selkie prende vita grazie alle parole dell'autrice, che ci offre un finale dolce amaro ma ricco di nuove possibilità. Buona lettura!

"Ci sono cose che bisogna imparare a sopportare."

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