[Intervista #4] Coffee Time with Amabile Giusti

Buongiorno miei Cari, Quest'oggi voglio postare una bellissima intervista a una persona davvero Speciale. Per me è una grande donna, una grande scrittrice ed è un GRANDE ONORE, averla qui con NOI...



Buon Pomeriggio Amabile. Benvenuta nel BLOG “La Fenice”
Vogliamo offrirti un caffè e farti qualche domanda per conoscerti meglio. Iniziamo. 


Buon pomeriggio carissima Rosa. Grazie per il the, lo gradisco molto!
 

Parlaci un po’ di Te e descrivi te stessa in 3 pregi e difetti.

Non amo molto parlare di me, è una cosa che mi imbarazza e non riesco mai a trovare delle parole assolute per definirmi. Se dico che sono una donna salta fuori la ragazzina e tiene il muso. Se affermo di essere un avvocato, la sognatrice scuote decisamente la testa. Sono tante cose, tutte un po’ sconclusionate in definitiva. Sono adulta e piccolissima, concreta e bislacca, pessimista e coraggiosa, amo la solitudine e la detesto. Però sono sicura di essere una persona leale, libera di pensiero e onesta, senza contrari. E malinconica, timida, a volte scontrosa.

Raccontaci “una” tua giornata da scrittrice…

 
Quando posso scrivo e basta. Sto incollata al pc e vado veloce sui tasti partorendo parole. Occuparmi dei miei cagnolini è l’unica cosa che mi distoglie dalla calamita della scrittura. E’ piacevole scrivere con loro accanto, che ronfano ai miei piedi o rosicchiano un giocattolo. Non ho bisogno di cose straordinarie, per me la serenità è questo...

Da cosa hai tratto ispirazione per il libro “Cuore Nero” ?

Dalla mia passione per le storie in cui i sentimenti sono raccontati in modo non sdolcinato, con grinta e ironia. Dal ricordo ancora vivo della mia adolescenza, e dalla nostalgia per quegli anni di nero netto. Dal desiderio di ambientare una storia fantastica nel contesto reale della città in cui vivo. Dalla scoperta della Villa dell’Agave, che esiste realmente e mi ha subito intrigata.

Dove ti piace scrivere di solito, c’è un posto particolare?


Rigorosamente nel mio studio, alla mia scrivania, accanto alla porta-finestra che affaccia sul giardino.

E’ il tuo primo libro? Come è nato e quanto tempo ci hai messo?

L’ho scritto nel 2007, nell’arco di qualche mese. Comunque Cuore nero non è il mio primo libro. Nel 2009 ne è stato pubblicato un altro, Non c’è niente che fa male così, per La Tartaruga. E ti confesso di averne ancora molti pronti, inediti, fantasy e non solo: chissà che non vengano pubblicati anch’essi tra qualche tempo. Nonostante il mio innato pessimismo, non smetto di sperare.

Ho saputo che farai una donazione per i “pelosini” come mai questa iniziativa?

Perché amo gli animali d’un amore puro e perfetto. Provo per loro una tenerezza materna, e li rispetto profondamente. I miei diritti d’autore andranno al Rifugio I fratelli minori della Lida di Olbia, che si occupa di creature sfortunate, maltrattate, abbandonate.

Questa “iniziativa” ti rende una persona speciale e sensibile. Grazie di aver pensato anche a loro.

Grazie a te, che mi hai dato la possibilità di parlarne. Spero che chi legge questa intervista abbia la curiosità di documentarsi e vada sul sito della Lida di Olbia, e magari si innamori di qualche fratellino peloso e decida di aprirgli le parte della propria vita.

Ultima domanda. Stai scrivendo qualcosa in questo momento? Hai piani per il futuro?

In questo momento sto lavorando ad un seguito di Cuore nero. Ma, come ti ho già anticipato, ho tanto altro nel cassetto. E soprattutto nei pensieri, che sono in eterno moto, in sconfinato tumulto, e non smettono mai di immaginare storie da raccontare.

Grazie d’essere stata con noi, sei davvero gentile e disponibile. Ti auguro un grande successo e speriamo presto in un prosieguo di un nuovo libro.

Grazie a te Rosa, e a tutti coloro che ci leggeranno.

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