Racconto: "Diario di Black Gray - Le indagini Paranormali di Fedor Chastel " #2

BuonGiorno, eccoci con una nuova puntata delle indagini di Fedor Chastel...
Qui il sole splende luminoso, il sorriso e l'allegria si spandon nell'aria. Nella villaggio di Ash però qualcosa sfiora le vostre vite. I nostri detective sono all'opera...

II Parte 

Ogni volta l’assassino dilaniava il corpo della vittima come una bestia famelica quindi, con una precisione da chirurgo, asportava i bulbi oculari. Un assassino o assassini ... cannibali! Orribile, ma non impossibile!
  
Si ridestò di colpo. Non sapeva quanto tempo avesse dormito né che ora fosse. Si buttò letteralmente giù dal letto e afferrò la bottiglia sul tavolino accanto. Ne bevve un sorso. L’alcool gli bruciò le viscere e Fedor prese coscienza di se e del mondo intorno a lui.

Temporaneamente alloggiavano in quella che doveva essere una sorta di locanda. In realtà si trattava di una casa abbandonata che Francis e Dover, padre e figlio, un tempo proprietari di un’osteria nella più florida Dones, avevano riadattato. 

La robusta abitazione di legno e paglia si sviluppava su di un unico piano. Le stanze erano appena quattro, piccole, ma pulite e ariose. Loro occupavano le restanti due.
Di sicuro non dovevano esserci tanti visitatori in quel posto. Un letto modesto e una sedia completavano l’arredamento essenziale, ma perfetto. Fornivano pasti saporiti e c’era anche un piccolo ingresso, dove potevano approfittarne per scaldarsi al fuoco del camino. In quel posto faceva dannatamente freddo! Ma andava bene così. Del resto a loro serviva un tetto sulla testa e quello era l’unico modo per poter seguire da vicino l’intera faccenda, che si stava rivelando più complicata del previsto.
Erano lì da due giorni e non avevano compiuto nessun passo significativo nelle indagini. Quella mattina avrebbero dovuto renderne conto al governatore della regione in persona, in visita a Dones.Una maledetta complicazione.
Quando gli avevano affidato il caso delle tragiche morti di Ash, il maresciallo si era mostrato infastidito, oltre che ansioso di delegare e archiviare la vicenda. Non aveva saputo dargli che pochissimi ragguagli, perlopiù generici. La polizia stessa aveva ignorato nei fatti l’accaduto. E così i ventinove assassinii erano stati archiviati rapidamente, facendoli risultare opera di bestie selvatiche che popolavano il bosco in mezzo al quale sorgeva il villaggio.
"E’ dannato e fuori dalla grazia di Nostro Signore!" aveva risposto il maresciallo quando Delvin gli aveva chiesto dove fosse Ash, quindi, dopo aver annunciato che la notte prima nel villaggio c’era stato un altro morto e che attendevano il loro arrivo, li aveva spediti lì in tutta fretta, senza i cavalli.
In realtà non avevano mai sentito parlare di Ash. Strano, ma era pur vero che per vicissitudini varie avevano lasciato prestissimo la loro regione d’appartenenza.
Si trovavano a Dones per un’altra indagine, conclusa in tempi peraltro brevissimi e per la quale il maresciallo Dipton non si era sprecato in ringraziamenti o elogi. Quando infatti li aveva ricevuti nel suo ufficio, stringeva tra le mani rinsecchite la lettera del governatore del Kenter che lo sollecitava a risolvere il mistero di Ash e a occuparsi, come meglio riteneva opportuno, ma una volta per tutte, di quel villaggio maledetto. E Dipton aveva preso al volo l’occasione, mandandoci loro. Erano capitati proprio al posto giusto e al momento giusto … per il maresciallo! A quell’incapace infatti, non era parso vero di levarsi dagli impicci, trovandoli pronti e disponibili a rischiare la pelle al posto suo, per ordine del governatore in persona! Sua eccellenza aveva richiesto i migliori. E Dipton aveva mandato loro due: Fedor Chastel e Delvin Freser.
Si erano messi immediatamente in viaggio. Li aveva accompagnati una carrozza della polizia che aveva impiegato un tempo maledettamente lungo per percorrere quelle che alla fine erano poche miglia. Un viaggio infernale su strade dissestate e fangose, fino a giungere in quello che, doveva dar ragione al maresciallo, era davvero un posto dimenticato da Dio. Ecco perché non ne avevano mai sentito parlare!
Il villaggio sorgeva nel bosco, immerso nel verde e in una conca naturale scavata tra le montagne circostanti del Dones, dove la luce del sole non arrivava mai. Ash sarebbe potuta benissimo sparire e nessuno se ne sarebbe mai accorto! Un vero e proprio villaggio fantasma. Da quando erano arrivati avevano tentato di vincere il  mutismo dietro cui si erano trincerati gli abitanti del posto, ma tutto quello che avevano ottenuto erano state porte in faccia, innumerevoli non abbiamo fatto niente di male, e svariati è opera del Demonio e andate via di qui, lasciateci in pace! continua...



Postilla: (Le immagini sono stata modificate, ritagliate sovrappsote per il relativo racconto da me e sono dei relativi autori)

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