Passa ai contenuti principali
Cerca
Cerca nel blog
La Fenice Book
BLOG CULTURALE
Chi siamo
Cosa Facciamo
Contattaci
Altro…
Seguici su Instagram
Instagram widget
Condividi
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
Etichette
Giunti
Recensioni
Pubblicato da
Rosa Caruso
marzo 30, 2012
[Recensione] Un uso qualunque di te di Sara Rattaro
Buon Pomeriggio, in collaborazione con SannioLife ecco la lettura "in comune" di questa settimana. GRAZIE alla casa editrice Giunti, sempre gentile disponibile e puntuale, che ci ha mandato il romanzo...è meraviglioso, sensibile e leggero..ti penetra nell'animo, nelle viscere fino a farti battere il cuore....
Quando ci si imbatte in una storia come "
Un uso qualunque di te
", capisci che davvero l’amore è l’espressione più nobile ed elevata della natura umana. La sua grandezza ti afferra, stordendoti.
Non mi riferisco unicamente all’amore tra un uomo e una donna, che pur ne rappresenta una delle molteplici sfaccettature, ma all’amore totale, viscerale, estremo. Come può esserlo quello per un figlio.
Il libro mi è piaciuto molto. L’ho letto in pochissimo tempo. E mi ha lasciato dentro una scia di sentimenti forti e contraddittori, ma che sempre accompagnano una lettura profonda e apprezzata: amore, amicizia, tradimento, senso di colpa, fragilità umana, in cui ci si trova e ritrova.
Al di là poi della storia, intensa e drammatica, c’è una sorta di consapevolezza nel diramarsi dell’intreccio che ci fa intuire quasi subito, tra improbabili alternative, il modo in cui andrà a finire; ma è leggere di quella scelta, sentirne le motivazioni e valutarne le conseguenze attraverso gli occhi dell’autrice a incatenarci nella lettura.
La narrazione si inerpica tra l’uso della prima persona con
Viola,
poi della terza, poi del punto di vista finale dell’altro,
Carlo
… raccontato sempre e solo dalla sua ‘voce’ fino al capitolo conclusivo. Le dinamiche potrebbero essere quelle che si realizzano in tante coppie, in tante vite, in tante famiglie, ma la lucidità e allo stesso tempo la delicatezza estrema con cui prende forma la storia, le donano una feroce consapevolezza letteraria, di una penna matura e cosciente.
Con il suo gesto finale la protagonista non sembra mirare a conquistarsi la ‘simpatia’ del lettore, ma solo a compiere l’unica scelta giusta… Accade tutto nel giro di una notte e una giornata. Il mondo cambia. Viola si ritrova in ospedale con sua figlia,
Luce
, in fin di vita e lui, il marito che ha sempre ingannato e tradito …
Tra un capitolo e l’altro il ricordo dei più celebri amanti della letteratura: Tristano e Isotta, Romeo e Giulietta, Orfeo ed Euridice. Un libro per riflettere. Senza pregiudizi. Senza banali o presunte catarsi. È una storia che prende dritto al cuore. Stringendolo.
Ho aperto gli occhi ventidue minuti prima che la sveglia suonasse. In ventidue minuti puoi attraversare la città se non è l’ora di punta, puoi montare a neve gli albumi per fare il tiramisù, sostenere una conversazione con il callcenter della tua compagnia telefonica se desideri cambiare tariffa, spedire una raccomandata, sintonizzare i canali del televisore, riempire la lavapiatti dopo una cena con le amiche, guardare una puntata di Sex and the City, eseguire l’intervento chirurgico per correggere la miopia o fare una bella nuotata. In ventidue minuti puoi licenziarti, concepire un figlio o consumare un pasto completo.