L'altro giorno mentre ero in macchina, riflettevo... Il periodo natalizio è stato burrascoso e turbolento non mi ha lasciato mai un attimo di tempo, ho avuto un bel pò di elfi di Natale in giro e non ho potuto riflettere!! Ma soffermandomi, ben benino sul periodo natalizio..ho pensato che mancava qualcosa ...e cosa? Un libro fondamentale che io ogni anno leggo, ogni anno ris-foglio e ogni anno vedo il film. Direte .."Ma di che sta parlando?" EBBENE miei cari amici parliamo del "Canto di Natale" di Charles Dickens. Chi di voi non lo conosce? Anche se in ritardo voglio metter il mio parere per far conoscer questo "bellissimo" libro!!
Il Canto è suddiviso in 5 parti: nella prima si descrive il personaggio di Ebenezer Scrooge, un tirchio, ricco e avaro finanziere di Londra, che non spende nulla nemmeno per sé e per il quale il Natale è una perdita di tempo (rimprovera Dio stesso per il riposo domenicale che intralcia il commercio e il guadagno). Talmente infastidito dalle festività, costringe il suo umile impiegato Bob Cratchit, al quale dà uno stipendio da fame, a presentarsi al lavoro anche il giorno della Vigilia di Natale. Per strada risponde male a tutti coloro che gli fanno gli auguri, incluso l'affettuoso nipote Fred, figlio della defunta sorella, che invano lo prega di pranzare con la sua famiglia: l'unica compagnia che conta per Scrooge è quella della sua cassaforte. Per questo accanito interessamento ai soldi è una persona poco amata da tutti i cittadini. La sera della vigilia di Natale, mentre sta rincasando, gli sembra di intravedere specchiato nel portone il volto del defunto socio in affari Jacob Marley, morto sette anni prima, visione che lo turba profondamente. Rinchiusosi nella sua vecchia casa, comincia a percepire dei rumori strani: ora quello di un carro funebre che si trascina invisibile sulle scale avvolte nel buio, ora un rumore di catene nella cantina, infine vede oscillare da sola una campanella collegata alla deserta camera antistante, trascinando tutte le altre della casa in un suono assordante e spaventoso. A questo punto si apre una porta, e compare il fantasma di Marley: una visione tremenda, tanto più terrificante in quanto, scoperte le bende per mostrare il volto, cade la mascella dal viso. Intorno alla vita, una catena forgiata di lucchetti, timbri, assegni, e tutto quel materiale che, secondo l'ammissione di Marley, lo ha distolto dal fare del bene agli altri accumulando denaro tutto per sé: il rimpianto per aver vissuto chiuso nel proprio egoismo lontano dalle persone che amava e che lo amavano costituisce la sua pena eterna, una dannazione che lo costringe a vagare per il mondo senza potere vedere la luce di Dio. Il solo sollievo è ammonire Scrooge, perché la catena che si sta forgiando è ben più lunga e pesante della sua. Se andrà avanti così, anche lui subirà la stessa sorte: Marley gli annuncia allora la visita imminente di tre spiriti: uno che incarna i Natali passati, un altro quello presente, l'ultimo il Natale futuro.
E cosa dire?!! Non so se voi conoscete questo libro ma io davvero lo consiglio, a Natale ne ho venduti molti nella mia libreria e chi davvero vuole capire il vero senso del Natale deve leggere questo libro.
Scritto con eleganza, maestria e sapienza da uno degli autori dei tempi andati ma con quel pizzico di superbia e intelletto. Si legge con tranquillità e dà delle forti lezioni anche ai giorni nostri, che in fin dei conti, son sempre le stesse in qualsiasi tempo noi ci troviamo. Scrooge, avaro, pedante, severo, scortese e maleducato riceverà una bella lezione e chi al giorno d'oggi non lo è?!
Trovare una eccezione è davvero roba di poco conto, dovrebbero giungere un pò a tutti gli spiriti del passato, presente e futuro per far comprendere che i valori veri della vita son ben altri, non i soldi, non l'egoismo, non la cattiveria ma qualcosa che ci riscalda il cuore...un sorriso, un abbraccio, la vita, l'amore, la famiglia ..le cose più importanti che ci siano state donate da quando siamo nati.
Anche se il natale è passato ...leggetelo non ve ne pentirete!!