Recensione: La memoria dell'acqua di Teresa Viejo

Buona Giornata Amici, gli ultimi accadimenti ci stanno travolgendo ..che meraviglia e che piacere avere con noi quest'autrice. Ma tornando a Noi. Stanotte verso l'una ho concluso uno dei libri che mi ha spedito la casa ed. Castelvecchi "La memoria dell'acqua" di Teresa Viejo.

TRAMA:
 C'è stato un tempo in cui le Terme La Isabela erano un luogo incantevole, rifugio dorato per la buona borghesia di tutta Europa, ritrovo di momenti spensierati, splendide feste, balli sfarzosi e amori proibiti. Questo, e molto altro ancora, finché nei suoi locali lussuosi si consuma un terribile delitto: un mistero senza soluzioni apparenti che molti anni dopo sarebbe stato completamente dimenticato, mentre l'edificio che ospitava le terme stravolgeva la sua fisionomia diventando la sede sinistra di un ospedale psichiatrico. Nessuno avrebbe mai più pensato alla ricchezza del passato. E nessuno avrebbe mai sospettato che, proprio nelle Terme La Isabela, la guerra civile spagnola infuriò con esperimenti scientifici e tremende torture. Nessuno, a parte il giovane Alvaro de Llano che, dopo la morte della madre, ritrova per caso una lettera e una fotografia: pallidi indizi dedicati a ciò che furono le Terme La Isabela. Lì, la memoria dell'acqua parla ancora, custode silenziosa ma inesorabile di un terribile segreto... 

La mia opinione:
La lettura di questo libro ha impiegato un pò più di tempo del dovuto. La copertina mi ha attirata fin dal primo istante, rispecchia perfettamente l'interno del libro:  enigmatico, cupo, mistico e pieno di misteri. La rilegatura è morbida non rigida , un bel volumetto composto da 496 pag.
Inizierà con il discorrere di un uomo che troverà delle carte ingiallite e delle foto.. indagherà sulle stesse tramite un anziana Signora "Amada" che poi sarà la protagonista del Romanzo, anche se inderattemente alcune volte. Sinceramente ho trovato il libro : lungo e alcune volte dispersivo. Troppi nomi, troppi personaggi e storie messe insieme. 
Alcune volte mi confondevo con i nomi e dovevo tornare indietro, per rimebrare a chi  si riferisse. Le descrizioni sono ben fatte, con naturale scorrevolezza si leggono con tranquillità. Narrerà della "Isabela" un loco Termale maledetto e l'acqua sarà la fondamentale creatrice della bellezza della stessa nonchè la distruttrice di sogni e speranze. Porterà gioie e dolori ai protagonisti che si avvicenderanno, onguno avrà la sua maledizione; la stessa diventerà un loco cupo, grottesco e malandato..pieno di malati di mente, un sanatorio ove l'orrore della guerra inbruttirà non solo l'anima ma anche lo spirito, la bellezza si impudritirà insieme ai Dottori che si approprieranno della monumentale dimora. Squallidi esperimenti diventeranno morbo degli stessi. La "Isabela" rimarrà solo un ricordo della piccola "Amada" figlia dei proprietari prima della guerra, di tutte le brutture ..quando ancora la dimora sfavillava come un diamante e tutti gli episodi accaduti erano solo un sogno. Il romanzo è contorto come una strada di montagna, con viuzze alternative e ognuno sceglierà quella sbagliata, a loro modo corretta. Intricato e enigmatico ma semplice nelle sue spiegazioni. Non troppo scorrevole ma ci mette dinanzi a una visione ampia del tutto, molto complicata la storia e piena di personaggi. Rilassante, e colmo di spunti ci farà capire il nesso della vita in alcuni frangenti e le brutture della guerra che abbiamo attraversato, nonchè la maledizione che si trascinerà fino alla fine.



Accompagnate la lettura con un bicchiere di succo d'arancia(acre e dolce al punto giusto).

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