[Review Party] La vendetta degli dei di Hannah Lynn

Buona giornata cari Lettori e buon inizio settimana! Oggi parliamo di un interessante romanzo che rivisita la storia di Clitennestra. 

La vendetta degli dei è il secondo romanzo di una serie dedicata ad alcuni personaggi femminili della mitologia di Hannah Lynn. Il primo volume era dedicato a Medusa, in questo secondo volume invece protagonista è Clitennestra. Clitennestra, moglie di Agamennone, potente regina, assassina, vendicatrice. É così che la conosciamo, è così che i miti ce l'hanno restituita. Ma Clitennestra era solo questo? Una donna accecata dalla vendetta, un'assassina che a sangue freddo uccide il marito ritornato a casa dopo 10 anni di guerra? 

No, Clitennestra, per come ce la racconta Hannah Lynn, è prima di tutto una donna tradita, umiliata, violata, è anche una madre affettuosa, attaccata ai figli e pronta a tutto pur di proteggerli. Il ritratto di Clitennestra non è semplice da inquadrare, non lo è mai stato. In questo racconto, sopratutto nelle prime due parti, è lei protagonista assoluta e finalmente viene raccontata tutta la sua storia, il passato di Clitennestra, il primo dolore inflittole da Agamennone, il matrimonio e poi la vita da prigioniera a Micene, la trasformazione nella potente regina che conosciamo. Poi il ruolo di madre e la perdita di Ifigenia, il momento in cui tutto cambia e Clitennestra inizia a meditare vendetta.

Il romanzo però non si ferma all'atto di vendetta, all'assassinio. La storia va avanti con Elettra e Oreste, i figli di Clitennestra. In particolare con Oreste che si trova a dover vendicare l'assassinio del padre, un padre che non ha mai amato e che sapeva meritare l'odio della madre. Molto interessante anche l'ultima parte del racconto in cui fanno la loro comparsa le Erinni, le uniche che difendono Clitennestra, che tentano di punire chi l'ha ferita e che finalmente le restituiscono parte della giustizia che meritava.

Con uno stile lineare e scorrevole Hannah Lynn ripercorre la storia della regina di Micene, ma per la prima volta la racconta tenendo lei al centro della storia. Mi è piaciuto molto il modo in cui è stato tratteggiato il personaggio, in particolare a livello psicologico e ho apprezzato anche il modo in cui sono stati sottolineati i vari passaggi della vita e della crescita di Clitennestra. Non posso dire però che si tratti della migliore rivisitazione di un mito che abbia mai letto. Ho trovato alcuni passaggi un po' forzati e forse eccessivamente romanzati.

Nel complesso il romanzo mi è piaciuto, ho apprezzato il taglio dato al racconto, ho trovato estremamente interessanti gli ultimi capitoli, in particolare il discorso delle Erinni in cui si parla di donne e madri. L'ultima parte è estremamente attuale e moderna e dà al racconto un finale probabilmente inaspettato ma molto realistico. Clitennestra è un personaggio sicuramente ambiguo, così come lo sono Medea, Medusa, Circe e molte altre donne del mito. Hannah Lynn ha saputo raccontarla in modo non convenzionale, restituendoci il ritratto di una donna coraggiosa, di una regina capace, di una madre premurosa, una donna che era molto più dell'assassina descritta nel mito. Buona lettura!

“I nostri ruoli sono solo  quelli che ci costringono a recitare.


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