Benvenuti ad un nuovo appuntamento con la nostra nuova rubrica dedicata alla Korea e alle sue meraviglie.
Dopo essere partiti con un tema molto mainstream, il mondo del K-Pop (QUI), oggi invece voglio parlarvi di un altro tema che mi sta particolarmente a cuore. Su La Fenice si parla principalmente di libri e mi sembrava doveroso continuare il nostro viaggio parlando di letteratura sudcoreana. Ora, prima di iniziare qualche premessa.
Non sono un'esperta di letteratura sudcoreana, ma sto imparando a conoscerla ed apprezzarla. Lo scorso anno ho letto tanti libri e autori sudcoreani e per quest'anno mi sono posta l'obiettivo di continuare a scoprirla leggendo almeno un autore sudcoreano nuovo ogni mese. Ho tantissimo da imparare e non vedo l'ora di saperne di più. Quello di oggi sarà un sunto di quello che io stessa ho letto attraverso siti specializzati e saggi vari. Piccolo consiglio se come me state esplorando la letteratura coreana moderna è seguire Hyangak Soul 파올라, che ha una bellissima pagina Instagram in cui si parla spessissimo di libri e da cui sto traendo ispirazione per le mie letture, e anche un sito molto ben curato.
Quando si parla di letteratura sudcoreana la prima cosa da fare è la distinzione tra il periodo classico e quello moderno. Io, oltre a darvi qualche accenno sul periodo moderno, voglio parlarvi principalmente della letteratura coreana contemporanea, anche perchè al momento è quella su cui mi sono concentrata. La nascita della letteratura sudcoreana moderna si colloca nei primi anni del 900. Influenzata sia dalle influenze che provenivano dall'Occidente che dalla dominazione giapponese sul territorio, che sarebbe durata fino al termine della seconda guerra mondiale, il movimento letterario fu caratterizzato da diversi passaggi. Al centro della maggior parte delle opere di questo periodo c'era proprio il concetto di identità nazionale, la volontà di avere una cultura che fosse solo coreana e che non soffrisse delle influenze del Giappone. Tanti i movimenti nazionalisti il cui lavoro si rifletteva nei romanzi e nelle poesie dell'epoca. Negli anni i temi si sono chiaramente evoluti, ma quello che credo sia rimasto lo stesso sono le sensazioni che questi libri evocano, almeno per quanto riguarda me.
Arrivando alla letteratura coreana contemporanea, negli ultimi anni abbiamo assistito a quella che possiamo definire una new wave che ha interessato non solo la musica ma per l'appunto anche la letteratura. Tanti gli autori e i libri che sono approdati anche nelle nostre librerie permettendoci di conoscere meglio una cultura che fino a qualche anno fa ci era quasi sconosciuta. Quali sono alcuni degli autori sudcoreani i cui libri sono stati tradotti in italiano?
Primo nome da fare è quello di
Han Kang, scrittrice pubblicata da
Adelphi e che possiamo definire senza alcun dubbio una delle più famose e allo stesso tempo controverse. Tre i libri tradotti,
La vegetariana,
Atti umani e
Convalescenza. Vincitrice del Man Booker Prize proprio con La vegetariana, Han Kang è diventata una delle mie autrici preferite. Spero davvero che vengano tradotte altre sue opere, ha uno stile particolare, enigmatico, a tratti quasi disturbante, ma è una scrittrice eccezionale. Imperdibile a mio parere Atti umani, che racconta in modo estremamente particolare ma crudo le vicende legate a
Gwangju.
Anche
Sellerio ha alcune opere sudcoreane in catalogo. Tra gli autori tradotti troviamo
Kyung-sook Shin con
Io ci sarò, romanzo che sto attualmente leggendo e che sto trovando davvero ipnotico, e
Jung-Myung Lee con
Buio in sala e
La guardia, il poeta e l'investigatore. Sempre di Kyung-sook Shin sono stati tradotti anche
Prenditi cura di lei e
La danzatrice di di Seul. Famosissimo, grazie anche alla serie tratta dal libro,
Pachinko di
Min Jin Lee, romanzo familiare meraviglioso.
Sono stati tradotti anche diversi romanzi di
Hwang Sok-yong, di cui mi interessa in particolare L'infinito mare dei vent'anni. Sempre in lista per le letture a tema di quest'anno Un'altra donna di Kang Hwa-gil, di cui ho seguito qualche mese fa un'interessante incontro online, e
Il cuore dell'amore e del rispetto di
Kim Keum-Hee, da poco pubblicato da
atmosphere libri che ha un ricco catalogo dedicato alla narrativa orientale. Tra i romanzi che ho invece già letto c'è il commovente memoir di
Michelle Zauner,
Crying in H Mart, e
Kim-Ji Young, nata nel 1982 di
Cho Nam-joo, probabilmente uno dei miei preferiti tra tutti quelli letti finora.
Questi sono solo alcuni spunti, sia per chi si approccia alla letteratura sudcoreana contemporanea, sia per me che quest'anno ho intenzione di approfondirne la conoscenza. Ho intenzione di leggere anche libri del periodo moderno e antico, anche se so che sono più difficili da reperire in italiano. Spero che questo, direi ormai lunghissimo, articolo abbia stuzzicato la vostra curiosità. La letteratura sudcoreana, e più in generale quella orientale, sono molto diverse da quello a cui siamo abituati, ma per me proprio questa diversità è la caratteristica che le rende tanto apprezzabili e in grado di arricchire.
Per oggi quindi la chiudiamo qui, la prossima volta probabilmente parleremo di femminismo, visto che oggi abbiamo citato anche alcuni romanzi che parlano di donne e femminismo.
A presto! 사랑해!